Cinque anni di studi sull'acqua, questo bene prezioso che va usato con estrema parsimonia.
Non tutto scorre liscio, nell'ambito della distribuzione idrica, proprio perché dall'analisi, a cura del servizio provinciale Agricoltura e sviluppo rurale, con il suo referente, l'agronomo Andrea Scoto, in collaborazione con il consorzio di Bonifica n. 6, con le organizzazioni di categoria e l’Osservatorio permanente diga Olivo di Barrafranca, emerge la necessità di risolvere criticità amministrative, tecniche ed organizzative.
Tutto questo per garantire una attenta programmazione di interventi in un territorio sensibile ai dissesti idrogeologici, a causa di una complessa struttura del terreno.
Proprio l'agricoltura, settore portante della nostra economia, risente della difficoltà ad assicurare la razionale distribuzione dell’acqua per irrigazione nei terreni attorno alla diga Olivo.
Il dossier si occupa anche di fiumi e laghi. Nel territorio ennese nascono i principali corsi d’acqua della Sicilia e sono presenti invasi di cui uno naturale (Pergusa), oltre a 7 grandi specchi d'acqua artificiali che complessivamente accumulano oltre il 35 % dell’acqua conservata nelle dighe siciliane.
Dallo studio si puo' osservare che la provincia di Enna è ricca di acqua, ma non può sfruttarla come dovrebbe.
Una delle tante contraddizzioni del territorio che vanno a scapito dell'economia e del benessere.
Si allega il dossier a cura del servizio Agricoltura sulle dighe.