Altro scippo. Via anche il consorzio di bonifica

Per gli agricoltori l'ennesima sconfitta

Il disegno oramai è chiaro a tutti. L'alibi o meglio la motivazione politica è sempre la stessa.

Riformiamo e rivoluzioniamo tutto purchè a pagare in termini di servizi siano sempre i soliti noti. Anche questa volta, dall'ultima rivoluzione copernicana del governo Crocetta, a farne le spese è la provincia di Enna che si vedrà scippare anche il consorzio di bonifica. Il piano di desertificazione, da tempo avviato, continua senza sosta. 

E' stata appena approvata all'interno della legge di stabilità una norma che istituisce due macro consorzi: uno per la Sicilia occidentale, uno per la parte orientale dell'Isola, che accorperanno gli undici consorzi attualmente esistenti.

Il dato paradossale sta nel fatto che nonostante la provincia di Enna sia la provincia dei laghi con un terzo dell'acqua invasata presente in tutta l'isola, non avrà alcun potere decisionale.

Per gli agricoltori è l'ennesima sconfitta. Lo sostiene anche il presidente dell'osservatorio della diga dell'Ulivo, Biagio Cascio, che si dice sconfortato. " Bene razionalizzare ma non senza un criterio economicamente efficace. Una scelta così fatta penalizzerà la nostra economia e ci renderà sempre più poveri. Il Governo ha deciso per due macro aree? Si lasci ad Enna il centro direzionale considerato che siamo "il socio di maggioranza ". 

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