La partecipazione al consiglio provinciale straordinario dell'assessore regionale alla Sanità, prof. Lagalla, ha prodotto almeno tre successi, che premiano l'azione che la Provincia sta compiendo in difesa dei diritti dei cittadini. Il primo successo sta nel fatto che l'assessore ha ammesso che la chiusura delle Guardie mediche di Sperlinga, Nissoria, San Giorgio e Pergusa, decisa alcuni giorni prima dal direttore generale dell'Asl, era "probabilmente priva delle necessarie valutazioni di carattere territoriale". Il secondo successo è costituito dal riconoscimento del ruolo determinante che la Provincia e i Comuni devono potere esercitare quando si vogliono compiere scelte che hanno ricadute significative sui servizi al cittadino. Il terzo successo è l'accantonamento del provvedimento di chiusura delle quattro Guardie mediche, per le ragioni che stanno nelle prime due considerazioni, e il rinvio della chiusura di altre tre strutture analoghe in altri Comuni. E' evidente che l'impegno della Provincia e dei Sindaci non può e non deve fermarsi qui: occorre vigilare perché non si verifichino altri colpi di mano e rimanere uniti per esercitare le dovute pressioni affinché finalmente la sanità ennese possa essere amministrata da manager ennesi, che certamente non sarebbero incorsi nelle grossolane valutazioni che lo stesso assessore Lagalla ha dovuto sconfessare.