lunedì 27 marzo 2006

La prima centrale di biomasse vergini nell’Italia meridionale sarà realizzata ad Enna. Presentazione del progetto

Sarà l’area di sviluppo industriale di Enna ad ospitare la prima centrale di bio masse vergini che vede stanziati 80 milioni di Euro per la sua realizzazione, da parte di due società, la Biomasse Sicilia srl e la Sper, società srl, per la produzione di energia rinnovabile. Si tratta di un piano economico vantaggioso per il territorio poiché vedrà l’assunzione a regime di 200 unità, oltre l’indotto. Si trasformeranno così gli eucalipti, di cui il territorio ennese è ricco, nell’ambito di una convenzione tra le holding e l’ispettorato regionale alle Foreste. Le biomasse vegetali vergini verranno convertite in energia rinnovabile che ha un ridotto impatto ambientale, per la produzione di energia con potenza elettrica fino a 20 MW che contribuirà soprattutto a contenere e limitare l’uso dei combustibili tradizionali in un clima, fa presente il presidente della Provincia, Cataldo Salerno “di evidente crisi energetica.” L’impianto, come sottolinea Silvano Coletti, coordinatore dei rapporti locali delle società, è concepito nel rispetto delle linee guida, individuate nel protocollo di Kyoto. Le unità assunte saranno destinate, in una prima fase alla costruzione dell’impianto che vedrà la sua ultimazione dopo 22 mesi dell’inizio dei lavori, alla gestione della centrale e alla raccolta della materia prima con l’eventuale rimboschimento ed il trattamento della materia prima. “Il nostro territorio - fa presente il vice presidente dell’Ars, Crisafulli - ha bisogno di nuove energie, per la produzione a basso costo di fonti di alimentazione alternative, in vista di nuovi progetti, a breve termine realizzati, come il parco tematico di Regalbuto e altrui nuovi insediamenti nella valle di Dittaino. “

L’ufficio Stampa
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