Il loro è un no deciso e netto. Lo hanno ribadito con forza questa mattina i segretari generali di tutta l'Isola che si sono incontrati nella sede della Provincia regionale di Enna.
La riforma della PA targata Renzi colpisce di fatto i vertici delle amministrazioni locali per i quali in un primo momento il Governo nazionale addirittura ne paventava la soppressione per poi, invece, ridimensionarne il ruolo e le funzioni.
I segretari siciliani rivendicano la specificità del loro ruolo e respingono con forza almeno due delle novità introdotte dal Governo nazionale.
La prima riguarda la copresenza nell'albo anche dei dirigenti e l'altra la mobilità locale.
" E' inaccettabile- spiegano - la mobilità verso posti riservati alla dirigenza locale da sempre coordinata dal segretario generale e al cui status non ci si può equiparare per diversi percorsi di formazione e di accesso alla Pubblica amministrazione. L'unico istituto possibile è quello della mobilità statale o altrimenti consentire l’ accesso alle magistrature amministrative e contabili”.
Uno scontro su un terreno difficile alla luce anche dell’orientamento del Governo che scommette tutto sulla riforma della Pubblica amministrazione.
A coordinare i lavori, ai quali hanno preso part,e tra gli altri, anche i deputati regionali, Lantieri e Venturino, è stato il segretario generale del comune di Palermo, Fabrizio Dell'acqua che da noi intervistato ci spiega le ragioni della mobilitazione generale prevista per il 10 luglio.