Elezioni.Se non ora quando?

Slittano le consultazioni dei presidenti dei Liberi Consorzi

Siamo state le prima a scriverlo.

 Ed anche se la politica locale, ma anche  siciliana, tira un sospiro di sollievo per lo slittamento delle elezioni dei presidenti dei Liberi Consorzi, non ci sarebbe nulla da gioire.

 Si andrà avanti coi commissariamenti, fino a quando non si sa.

Uscirà fuori dal cilindro della politica un'altra data. Presumbile, approssimativa, compresa tra  ottobre e novembre.

Ma già si vocifera che  si attenderà  l'esito del referendum costituzionale.

Se vince il Si, si abbatterà sulle ex Province un'altra tegola senza precedenti, così come sta accadendo adesso.

Poichè la risposta affermativa prevede l'abolizione dalla costituzione della parola Province. 

A quel punto sarà il caos totale . E non è certo che l'esecutivo siciliano sia pronto ad  affrontare una emergenza di questa portata.

Per il momento è meglio non agire, non pensare, non dichiarare. Ormai le vacanze sono  portata di tutti. 

Ed una pausa di meritato riposo non guasta.

Nulla di certo, invece, per i 104 contrattisti, temporaneamente in sospensione giuridica. che attendono dall 'Ars la proroga per rientrare in servizio . 

Prima delle ferie, assicurano da Palermo, i deputati  voteranno l'emendamento  che interessa i precari, che, pare, sia ,però," a tempo". Appena due mesi. 

Poi? SI vocifera  che dovrà essere istituito il bacino unico dei precari.

 Una garanzia a doppio taglio.  Se è vero che i lavoratori  potranno  essere chiamati a servizio anche per 36 ore, è vero anche che potranno cambiare sede, nell'ambito dell'Isola.

Insomma un grande ed immenso caotico dire e non dire, quello che si sta consumando in questi giorni.

 Tra chi vuole fare in fretta e chi, invece, rema contro.

In tutto questo, le ex Province restano al palo. Nessuno ne parla. Mancano all'appello 180 milioni di euro.

 Che c'è di male?

Succede, in una Regione come la Sicilia.

 Ma, ad onor del vero, la colpa non è solo del presidente Crocetta. Anche il Governo nazionale dovrebbe prevedere uno stanziamento da hoc, praticamente blindato.

 Però , pare che questa strada non sia percorribile.La condizione  perentoria è legata al recepimento della  legge Delrio che, però, in questa tornata legislativa  pre festiva non è contemplata.

 Tutti in attesa di tutto.

 E si profila un mese di agosto carico di incognite, nella previsione che  anche l'autunno non sarà da meno

 

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Categorie: La Provincia, PoliticaNumero di visite: 3108

Tags: Delrio;crocetta;Ars;Province siciliane

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