Il rapporto avviato due anni fa con la Provincia di Enna, oggi si consolida. Insieme stiamo sviluppando un valido e proficuo interscambio nel settore del lavoro e dell’economia, tra due realtà profondamente diverse ma accomunate dallo stesso obbiettivo: creare lavoro e sviluppo, mettendo a disposizione la nostra esperienza imprenditoriale e professionale e le grandi risorse umane e strutturali del territorio ennese”. Con questo spirito il capo dell’Amministrazione padovana, Vittorio Casarin, ha accolto l’invito del presidente della Provincia Elio Galvagno, che ha ricevuto, ieri mattina la delegazione padovana nel salone convegni dell’Ente in occasione della presentazione dello sportello telematico E-labor. L’iniziativa, che si inserisce nell’ambito del gemellaggio Enna Padova siglato il 3 giugno scorso tra le Province regionali di Enna e Padova, le Camere di Commercio, le Associazioni industriali, le Cna di entrambi i capoluoghi e il consorzio Asi, ha lo scopo di creare - ha spiegato il presidente Galvagno - un circuito telematico che consentirà di collegare in tempo reale la richiesta di lavoro da parte delle imprese padovane e la disponibilità di manodopera da parte dei giovani disoccupati ennesi”. Il servizio utilizzerà un software completo, creato dal ministero del Lavoro e sarà collegato alla banca dati del Sil (sistema informativo lavoro nazionale). Si tratta di una rete - ha spiegato il dirigente del settore lavoro e formazione di Padova, Claudio Sarcone - che collegherà i 40 centri per l’impiego della Regione Veneto con i circa 200 sportelli attivati presso le associazioni datoriali e sindacali”. Non vogliamo certamente sostituirci agli uffici di collocamento – ha detto Galvagno - ma creare opportunità di impiego attraverso un rapporto diretto tra impresa e manodopera.” Una volta che lo sportello andrà a regime – ha spiegato il presidente del Cna di Padova Gianni Cremonese - si suggellerà questo rapporto di cooperazione e dall’incrocio delle due esigenze saremo in grado di conoscere meglio il mercato del lavoro e di intervenire in maniera efficace”. Il punto di forza del gemellaggio rimane certamente quello di promuovere e favorire la delocalizzazione delle imprese padovane nelle aree di sviluppo industriali ennesi che sono in grado di offrire oltre che servizi e strutture adeguate anche favorevoli condizioni di legalità per il basso tasso di criminalità presente nel territorio. “Abbiamo raggiunto i primi risultati - ha commentato soddisfatto il presidente Galvagno - . Un gruppo imprenditoriale padovano ha, infatti, già acquistato un pastificio e inoltre un mobilificio sarà delocalizzato a Dittaino per dare lavoro a oltre 100 unità.” Accompagnati dall’assessore provinciale alle Attività Produttive Nicola Gagliardi e dal dirigente del IV settore, Luigi Scavuzzo, la delegazione si è recata a visitare i locali dove sarà istituito lo sportello telematico. “Stiamo promuovendo – ha commentato l’assessore Gagliardi - l’inserimento dei giovani ennesi nelle imprese padovane anche attraverso i PIP (Piani di inserimento professionali) per favorire la formazione professionale e fare crescere così la cultura d’impresa tra i nostri giovani”.

Erano presenti: il Prefetto, Maurizio Maccari, il comandante dei carabinieri Nicola Bruno, il segretario generale Giuseppe Saccone, il presidente dell’Asi di Enna Gaetano Rabito, il presidente del Consiglio provinciale Salvatore Bevilacqua, l’assessore provinciale alle Pari opportunità Ethel Consiglio, il segretario del Cna di Enna Lana. Per la delegazione padovana: l’assessore alla Pubblica istruzione, Sebastiano Arcoracci, il segretario generale Girolamo Amodeo, il dirigente Claudio Sarcona, il rappresentante industriali Gianni Cremonese, e l’imprenditore Giorgio Bruschetta.

L’Ufficio Stampa
Rossella Inveninato




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