Pasquasia. Prima la bonifica, poi il lavoro?

E se il sito ritornasse operativo?

Quando l'allora consigliere provinciale Giuseppe Regalbuto comincio' a parlare di Pasquasia, di bonifica di tutta l'area dismessa,adibita per decenni a miniera di estrazione di sali potassici, l'opinione pubblica era molto scettica. Il commento più unanime era legato alla solita manfrina di un politico che vuole fare, ma che poi non conclude. E invece Regalbuto ha smentito tutto e tutti. La sua tenacia porta una data : 2008, quando viene nominato presidente della commissione speciale per le Miniere dismesse in Sicilia dall'Unione delle Province siciliane. Da quel momento la scommessa ha il sapore di sfida. Il Consigliere del Pdl non fa sconti a nessuno. Incontri, audizioni e sopralluoghi scandiscono la sua attività politica. Da alcuni giorni, a seguito anche dei suoi innumerevoli interventi, si avvia una nuova fase per la miniera: la bonifica del sito. Tra plausi, ma anche polemiche e mal di pancia, a proposito di fondi assegnati-e sono veramente tanti, oltre 20 milioni di euro con insinuazioni di accordi sottintesi tra imprenditori e politici.Noi , però, non siamo qui per indagare, ma per constatare.

Consigliere, parliamo di bonifica

 “Dopo trent’anni di attività produttiva è un percorso necessario, ma questo è frutto di anni di impegno da parte di organismi istituzionali che hanno preso sul sereio l'argomento.”

Ci ricordi come è cominciato tutto 

“Nel 2008 un deputato all’Ars, onorevole Giannuso, aveva indicato che i fanghi tossici di Priolo, nel siracusano, potevano essere trasferiti a Pasquasia.In quel momento pensai che oltre ad essere martoriata questa provincia avrebbe subito un oltraggio a danno della salute pubblica.Mi attivai, grazie al mio ruolo di consigliere provinciale e riuscii ad istituire una commissione speciale su Pasquasia,con esperti del settore,uno su tutti il fisico nucleare Fulvio Frisone.”

Da quale momento parte l'operazione...

 “Esattamente .La Regione Sicilia disposto sopralluoghi nel sito, investendo il presidente della terza commissione “Attività Produttive” all’Ars,Salvino Caputo. Da stusi e rilevamenti si arrivo' alla determinazione che l’ex sito minerario di Pasquasia fosse una bomba ecologica e quindi occorreva liberarlo dall’amianto tramite una bonifica accurata.”

 E le scorie radioattive a Pasquasia ?

“Quello di Pasquasia è un caso complesso, ma dai dati ufficiali che si hanno l’ex sito minerario non riscontra la presenza di scorie radioattive,anzi potrebbero essere collocate in un’ex miniera del nisseno. Adesso abbiamo una necessità: affiancarci dalle Istituzioni.”

In che modo ?

 “Dal punto di vista produttivo. So che è difficile, ma un primo passo è la bonifica di oltre 20 milioni di chilogrammi di amianto. Un’operazione,questa,mai verificatasi nel Mezzogiorno. Se non si inizia dal soprasuolo mai si arriverà a dare un destino al sito. Io resto fermamente convinto di una cosa.”

Cosa?

“Non dimentichiamoci che la miniera è un ricco giacimento con estrazione produttiva di oltre 30 anni per cui la richiesta del materiale ancora oggi è viva e interessa tutti i Paesi del mondo . Dagli scarti della lavorazione si potrebbe produrre il magnesio metallico usato anche nell’alta tecnologia dall’aereonautica spaziale. Si parla tanto di disoccupazione nella nostra provincia: almeno se sarà possibile, tentiamo a dare un futuro alla nostra provincia, cercando di incentivare il territorio.

Per adesso pensiamo ai lavori s Pasquasia che dovranno essere ultimati entro 30 mesi. Poi intraprenderà un'altra battaglia?

“ Proprio così. Non ci possiamo fermare.”

Ha collaborato Renato Pinnisi

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Categorie: La Provincia, LavoroNumero di visite: 6372

Tags: lavoro Pasquasia bonifica

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