Demoliremo le sei campate e apriremo anche la corsia oggi ancora chiusa.
Così il presidente dell'Anas, Gianni Vittorio Armani parla ai giornalisti, in attesa dell'arrivo del ministro alle Infrastrutture, Graziano Delrio, e comunica che da stamattina alle 9,30, finalmente la bretella é percorribile.
Ma dopo otto mesi di lavoro, obiettiamo che è un po' troppo e il dirigente così risponde. «Avremmo potuto fare prima, é vero, ma tutti i lavori vanno ad asta pubblica, previa acquisizione di tutti i pareri. Se l`Anas avesse avuto i fondi propri avremmo fatto più in fretta.
I lavori, avviati lo scorso 7 agosto, per un importo di 5 milioni e 700 mila euro, secondo il cronoprogramma, avrebbero dovuto realizzarsi entro tre mesi. Un dato che certamente non fa onore alle Istituzioni, oggi riunite in pompa magna nella sala degli eventi della Prefettura di Palermo.
Le due ditte appaltanti, Ruscello e Gecob, hanno impiegato 40 operai, 34 mezzi, 2 mila e 400 metri cubi di calcestruzzo, per citare alcuni numeri.
Il presidente dell' Anas spiega che il 10 ottobre scorso é stata avviata la demolizione delle sei campate del viadotto in direzione Catania.
Stante alle previsioni il tratto autostradale dovrebbe essere aperto a due corsie nella primavera del 2018.
Il ministro Graziano Delrio dichiara "Siamo qui per la bretella. Abbiamo affrontato una situazione di emergenza, introducendo nuovi treni tra Palermo e Catania, con il ricorso alle vie del mare per il trasporto delle merci. La nuova rete autostradale da realizzare sarà modello di sicurezza e tecnologia". L'esponente del Governo Renzi ammette "non è un'opera straordinaria, ma la strada era il simbolo del fallimento della politica. Ecco perché l'evento".
" Due fatti straordinari, secondo il presidente della Regione, Rosario Crocetta, il ripristino della rete idrica a Messina e la bretella autostradale.
"Le bombe d'acqua non hanno fatto bene alla Sicilia, il cui territorio non è pronto ad catastrofi climatiche di questa portata".