Pubblica Amministrazione. La riforma secondo i cittadini

C'è attesa per l'annunciata riforma della Pubblica Amministrazione fissata per il prossimo 13 giugno

I cittadini hanno accolto bene l'invito del Governo a dire la propria sulla riforma della Pubblica amministrazione e hanno inviato all'esame dell'esecutivo ben 39 mila mail. Una sorta di canovaccio dal quale estrapolare le linee guida.

I temi così individuati dall’Esecutivo sono 44.
Da un punto di vista statistico il maggiore interesse alla partecipazione attiva è stato rilevato tra la popolazione del nord del Paese, con il 50,7% dei messaggi, seguito dal centro con 27% e dal sud e le isole con il 22,3%. Relativamente al sesso, maggiormente coinvolti gli uomini con il il 63,5%.

Invocazioni di ogni genere al premier, tra cui: "Renzi rinnova il mio contratto" “Sblocco contratti";"Software libero e gratuito nella PA" ed "abolizione dei segretari comunali".
Ecco nel dettaglio i punti sui quali Il presidente del Consiglio promette battaglia:

1) abrogazione dell'istituto del trattenimento in servizio, sono oltre 10.000 posti in più per giovani nella p.a, a costo zero;

2) modifica dell'istituto della mobilità volontaria e obbligatoria;

3) introduzione dell'esonero dal servizio;

4) agevolazione del part-time;

5) applicazione rigorosa delle norme sui limiti ai compensi che un singolo può percepire dalla Pubblica amministrazione, compreso il cumulo con il reddito da pensione;

6) possibilità di affidare mansioni assimilabili quale alternativa opzionale per il lavoratore in esubero;

7) semplificazione e maggiore flessibilità delle regole sul turn over fermo restando il vincolo sulle risorse per tutte le amministrazioni;

8) riduzione del 50% del monte ore dei permessi sindacali nel pubblico impiego;

9) introduzione del ruolo unico della dirigenza;

10) abolizione delle fasce per la dirigenza, carriera basata su incarichi a termine;

11) possibilità di licenziamento per il dirigente che rimane privo di incarico, oltre un termine;

12) valutazione dei risultati fatta seriamente e retribuzione di risultato erogata anche in funzione dell'andamento dell'economia;

13) abolizione della figura del segretario comunale;

14) rendere più rigoroso il sistema di incompatibilità dei magistrati amministrativi;

15) conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, asili nido nelle amministrazioni.

Quindi i punti relativi ai tagli agli sprechi e riorganizzazione dell'Amministrazione.

16) Riorganizzazione strategica della ricerca pubblica, aggregando gli oltre 20 enti che svolgono funzioni simili, per dare vita a centri di eccellenza;

17) gestione associata dei servizi di supporto per le amministrazioni centrali e locali (ufficio per il personale, per la contabilità, per gli acquisti, ecc.) ;

18) riorganizzazione del sistema delle autorità indipendenti;

19) soppressione della Commissione di vigilanza sui fondi pensione e attribuzione delle funzioni alla Banca d'Italia;

20) centrale unica per gli acquisti per tutte le forze di Polizia;

21) abolizione del concerto e dei pareri tra ministeri, un solo rappresentante dello Stato nelle conferenze di servizi, con tempi certi;

22) leggi auto-applicative; decreti attuativi, da emanare entro tempi certi, solo se strettamente necessari;


23) controllo della Ragioneria generale dello Stato solo sui profili di spesa;

24) divieto di sospendere il procedimento amministrativo e di chiedere pareri facoltativi salvo casi gravi, sanzioni per i funzionari che lo violano;

25) censimento di tutti gli enti pubblici;

26) una sola scuola nazionale dell'Amministrazione;

27) accorpamento di Aci, Pra e Motorizzazione civile;

28) riorganizzazione della presenza dello Stato sul territorio (es. ragionerie provinciali e sedi regionali Istat) e riduzione delle Prefetture a non più di 40 (nei capoluoghi di regione e nelle zone più strategiche per la criminalità organizzata);

29) eliminazione dell'obbligo di iscrizione alle camere di commercio;

30) accorpamento delle sovrintendenze e gestione manageriale dei poli museali;

31) razionalizzazione delle autorità portuali;

32) modifica del codice degli appalti pubblici;

33) inasprimento delle sanzioni, nelle controversie amministrative, a carico dei ricorrenti e degli avvocati per le liti temerarie;

34) modifica alla disciplina della sospensione cautelare nel processo amministrativo, udienza di merito entro 30 giorni in caso di sospensione cautelare negli appalti pubblici, condanna automatica alle spese nel giudizio cautelare se il ricorso non è accolto;

35) riforma delle funzioni e degli onorari dell'Avvocatura generale dello Stato;

36) riduzione delle aziende municipalizzate;

37) introduzione del Pin del cittadino: dobbiamo garantire a tutti l'accesso a qualsiasi servizio pubblico attraverso un'unica identità digitale;

38) trasparenza nell'uso delle risorse pubbliche: il sistema Siope diventa «open data»;

39) unificazione e standardizzazione della modulistica in materia di edilizia ed ambiente;

40) concreta attuazione del sistema della fatturazione elettronica per tutte le amministrazioni;

41) unificazione e interoperabilità delle banche dati (es. società partecipate);

42) dematerializzazione dei documenti amministrativi e loro pubblicazione in formato aperto;

43) accelerazione della riforma fiscale e delle relative misure di semplificazione;

44) obbligo di trasparenza da parte dei sindacati: ogni spesa online.


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Categorie: La Provincia, PoliticaNumero di visite: 2739

Tags: riforma della pubblica amministrazione

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