venerdì 18 giugno 2004

Maltempo: la Provincia chiede lo stato di calamità

La Provincia chiede la proclamazione dello stato di calamità naturale a causa dei gravissimi danni provocati dall'eccezionale grandinata che, accompagnata da forti temporali e da venti particolarmente violenti che hanno assunto anche l'intensità dei tornado, si è abbattuta su una vasta area del suo territorio.
Il presidente della Provincia, Cataldo Salerno, lamenta specialmente la distruzione di gran parte del raccolto del pregiato grano delle colline ennesi, la perdita del foraggio per l'alimentazione degli animali e il danneggiamento in qualche caso irrimediabile degli agrumeti del versante orientale della provincia e in genere degli alberi da frutto. “Sono andati distrutti non soltanto le fatiche di una stagione, ma in molti casi l'impegno di lunghi anni di lavoro e ingenti investimenti pubblici e privati”.
Tra le conseguenze degli eccezionali eventi atmosferici di giovedì anche smottamenti, frane e allagamenti in tutto il sistema viario, in gran parte a carico dell'amministrazione provinciale. “Non facciamo in tempo a riparare i danni di un alluvione che già ci si prospetta una nuova emergenza”, rileva Salerno, che lamenta l'assenza totale di aiuti da parte della Regione e dello Stato. “Abbiamo un territorio vastissimo e complesso”, nota ancora Salerno, “ma le nostre poche risorse non ci consentono di far fronte all'esigenza di affrontare il dissesto idrogeologico crescente. Nella stessa situazione si trovano i nostri Comuni. Occorrono investimenti straordinari. La Regione deve rendersi conto che dalla tenuta della Sicilia centrale dipende la tenuta di tutta l'Isola: tutte le province siciliane comunicano attraverso la provincia di Enna ed Enna deve essere aiutata da tutti nella manutenzione del territorio”.



L’Ufficio Stampa
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