giovedì 15 aprile 2004

Nuova Intesa-Gagliano Castelferrato. Sottoscritto l'accordo per un altro anno di mobilità

Buone notizie per gli ex dipendenti della Nuova Intesa di Gagliano Castelferrato che usufruiranno di un altro anno di mobilità. Questa mattina, presso il ministero del lavoro si è tenuto un incontro tra il funzionario del Ministero, Giovanna Rovello, e una delegazione proveniente dal territorio ennese, formata, tra gli altri, dall’assessore provinciale alle Attività produttive, Nicola Gagliardi, dal rappresentante di Cgil, Cisl e UIl, Vincenzo Mudaro, dal sindaco di Gagliano, Salvatore Prinzi e dal vice sindaco Pietro Narcisi. Dal confronto è emersa la possibilità, sfruttando un articolo della Finanziaria, di prorogare per un anno intero l’ammortizzatore sociale, destinando la mobilità ai lavoratori, (175 in tutto) penalizzati dalla chiusura dello stabilimento tessile, chiusura determinata dalla mancanza di commesse. Il presidente della Provincia, Cataldo Salerno, informato tempestivamente da Gagliardi, si è compiaciuto per l’impegno e l’attenzione dimostrata dall’Amministrazione provinciale e dalle forze sindacali, dell’amministrazione comunale, stretti attorno ad un patto di operatività sul fronte della rivendicazione dei diritti alle maestranze. “La stretta collaborazione tra istituzione e sindacati - commenta l’assessore – ha permesso di sfruttare i canali necessari all’ottenimento della proroga della mobilità ancora per un anno Ciò consentirà di accompagnare una tranche di lavoratori alla pensione, mentre un altro cospicuo numero di unità – seguita Gagliardi - potrebbe essere reintegrato negli insediamenti produttivi presenti nel territorio.” La vicenda della Nuova Intesa risale a circa 5 anni addietro, ricorda Mudaro della Uil, quando i lavoratori furono messi in mobilità, dopo un periodo di cassa integrazione straordinaria. Il fallimento dell’azienda, difatti, porta la data del ’98. Da quel momento gli operai hanno usufruito di altri periodi di cig, fino al licenziamento che li ha visti in mobilità, con l’attribuzione di un assegno mensile per 2 o per 4 anni, a seconda dell’età dei lavoratori stessi. Adesso, grazie ad una norma prevista nello strumento finanziario del Governo centrale, “si è potuto fare ricorso - aggiunge l’esponente della Giunta provinciale – al provvedimento che consentirà di fare tirare un sospiro di sollievo alle maestranze.”



Il capo ufficio Stampa
Daniela Accurso
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