Il territorio ennese in primavera si veste del suo abito migliore.
I paesaggi acquistano toni delicati e rilassanti e il verde ricopre monti e colline. La luce invita a fermare con uno scatto panoramico scorci che si svelano all'improvviso regalando emozioni inaspettate.
Gi amanti del trekking o delle escursioni in mountain bike, ma anche coloro che vogliono soltanto concedersi finalmente, dopo un lungo inverno, una giornata all'aria aperta nella natura, non hanno che l'imbarazzo della scelta.
Le Riserve Naturali da visitare sono il lago di Pergusa, Monte Altesina, Sambughetti Campanito, Piano della Corte, Rossomanno Bellia, Monte Capodarso.
Seguendo le indicazioni stradali attraverso cui raggiungere ogni Riserva, si scoprono territori ancora incontaminati in cui trovare anche musei naturalistici o centri e laboratori per la salvaguardia e la conoscenza dell'ambiente.
- All'interno della Riserva Rossomanno Bellia, tra boschi rigogliosi si trova un centro Recupero Fauna Selvatica per la provincia di Enna gestita dalla L.I.P.U. (lega Italiana Protezione Uccelli); oltre che come ricovero finalizzato alla cura di animali selvatici e volatili vittime di bracconaggio, il centro funzione anche come laboratorio ambientale indirizzato all'utenza giovanile: sono presenti aule e voliere didattiche in cui i volatili irrecuperabili possono essere osservati. Per lo più si tratta di rapaci, quali falchi, barbagianni, poiane o civette, insieme a diversi passeriformi (per prenotazioni o segnalazioni / recapito di animali feriti:3392015593//3397133140).
Presso la stessa Riserva si trova il Parco Minerario Floristella Grottacalda, sempre aperto, la cui istituzione salvaguarda la memoria storica legata alle miniere; l'attività estrattiva iniziò in epoca borbonica verso la fine del 1700 e fu fermata poi definitivamente nel 1987. (Per l'illustrazione del percorso il personale è a disposizione dal lunedì al sabato dalle ore 08,00 alle 14,00).
- Presso la Riserva Piano della Corte è presente un laboratorio Naturalistico Ambientale; all'interno si trovano ricostruzioni fedeli che rispecchiano gli habitat dell'istrice, del coniglio o del Picchio Rosso.
Suggestiva l'ambientazione riservata ai minerali o l'approfondimento degli usi eduli, farmaceutici o artigianali delle piante.
Personale qualificato e materiale divulgativo rendono la visita altamente educativa e interessante. (prenotazione presso CUTGANA, 095/6139260//3408280281, sia per il museo/laboratorio che per l'ingresso al Parco).
- Lungo i sentieri della Riserva Naturale di Pergusa, specie per gli appassionati di trekking o di mountain bike, è veramente interessante e salutare inoltrarsi lungo i percorsi sterrati e risalire fino in cima per ammirare il lago Pergusa dall'alto, unico bacino endoreico della Sicilia, cioè senza immissari né emissari.
Aree all'interno della riserva hanno dato corso a campagne di scavo archeologico, quali quelle a Cozzo Matrice, dove sono stati individuati centri indigeni ellenizzati e necropoli rupestri del VI-V sec. a.C. riutilizzati poi in periodo medievale.
La conca pergusina inoltre è stata da tempi remotissimi identificata come sede del mito di Kore. Da Aristotele a Cicerone molti autori della classicità hanno nelle loro opere citato sia il lago che i dintorni della stessa Enna.
- Per quanto riguarda la Riserva del Monte Altesina, anche qui si snoda un affascinante percorso di media difficoltà per gli amanti del trekking di circa 3 Km, da svolgersi in circa due ore (riserva Enna.it/Monte Altesina/Percorso didattico).
Sul Monte si trovano inoltre segni della frequentazione del territorio risalenti all'età del Bronzo e alla prima età del Ferro. Purtroppo l'abitato nel tempo è stato sconvolto dall'azione vandalica di tombaroli che non hanno purtroppo mantenuto intatta la stratificazione archeologica. Sono presenti in loco i ruderi dell'antico convento di Santa Maria di Lartisina (la chiesa era dedicata a San Erasmo e i monaci eremiti vi abitarono fino al XIX sec.
Durante il periodo della conquista araba dal IX sec. la zona vide lo sviluppo di una lavorazione agricola intensiva, per cui sorsero diversi casali come Guzzetta o Tavi o agglomerati come Cacchiamo, Villadoro, Regiovanni o Bordonaro.
- Presso la Riserva Sanbughetti Campanito, anche qui è possibile seguire un interessante percorso didattico di circa 1300 metri, alla fine del quale, dopo avere oltrepassato un piccolo ruscello su un ponte di legno, si arriva sulle rive del primo laghetto della Riserva, in cui tra menta d'acqua e giunchi è possibile scorgere la rana verde o la testuggine palustre siciliana (riserveenna.it/Sanbughetti Campanito/Percorso didattico)
- Presso la Riserva di Monte Capodarso si scopre un territorio inserito in un importante contesto archeologico e naturalistico.
Seguendo il corso dell'antico fiume Imera Meridionale, tra le falde dei Monti Capodarso e Sabucina, l'Ente Nazionale Italia Nostra Onlus ha individuato un territorio da proteggere e salvaguardare, Il Palco archeologico di Sabucina racchiude un territorio che ha visto susseguirsi insediamenti dall'età del Bronzo (XX-XVI sec, a.C.) all'ellenizzazione del VI sec. a.C. e al periodo romano).
Nel Museo Regionale di Caltanissetta sono custoditi molti dei reperti rinvenuti in quest'aria, tra cui il prezioso sacello o tempietto di Sabucilla in terracotta di epoca greca.Particolare molto interessane: presso il Museo è possibile "toccare con mano" una sua riproduzione per i non vedenti.
Quanto sommariamente segnalato vuole certamente essere solo un invito e un suggerimento a vivere la bella stagione scoprendo i siti naturalistici, le aree protette, le zone archeologiche facenti parte delle Riserve della provincia di Enna che meritano certamente una visita e un approfondimento e che portano ad un arricchimento culturale sia da un punto di vista naturalistico e paesaggistico che storico
Notizie, recapiti, indicazioni dettagliate si trovano sul sito www.riserveenna.it
Buona primavera a tutti.
Redazione: Infopoint Turismo
Foto: G.Amato
Infopoint Turismo