Provincia. Lacrime e sangue

Salteranno servizi, dipendenti e contrattisti?

 E' una voce che corre. Ancora niente documenti ufficiali.

Ma la situazione delle ex Province è arrivata al capolinea. 

Dopo la prima riunione dei commissari straordinari e dei vertici degli enti locali, che risale allo scorso venerdì a Palermo, ne è seguita un'altra a Caltanissetta.

Ormai tutti sono con le spalle al muro. Non si può andare avanti così.

E si sa per certo che è in corso la definizione di una lettera, indirizzata al Governo siciliano, in cui, se non ci saranno interventi a breve termine, tutti e 9 gli Enti locali saranno costretti a dichiarare il dissesto, con le conseguenti e rovinose ricadute.

Salteranno i servizi essenziali, non si potrà garantire la sicurezza pubblica nelle reti viarie. Niente soldi alle scuole, contributi per servizi ai portatori di handicaps. Un vero disastro.

Forse adesso finalmente si comprende a cosa sono serviti gli enti definiti "inutili carrozzoni", a fronte di realtà più virtuali, che reali, , mantenute in vita ancora oggi dalla politica, che sperperano denaro pubblico, a beneficio di pochi eletti.

Fallita l'esperienza pilota del governatore siciliano che, primo in Italia, ha abolito le ex Province, adesso tocca all'Ars mettere le pezze ad un buco economico che non potrà mai sanarsi, poichè neanche la Regione Sicilia ha i numeri per chiudere il bilancio. 

A farne le spese anche i dipendenti degli enti che sono nel limbo.

Si dovrà dichiarare l'esubero del 50 % del  personale. Si dovrà interrompere il rapporto lavorativo con i cosiddetti contrattisti.

Tutto questo, però, viene tenuto top secret.

Bocche cucite, difatti, da parte dei commissari che, pare, presenteranno, nello stretto giro di posta, una missiva dal sapore a dir poco disastroso a Crocetta.

Intanto, sarebbe opportuno che i sindacati prendessero coscienza della gravità della situazione e si intestassero, insieme ai dipendenti, il diritto alla salvaguardia dei posti di lavoro pubblico e al mantenimento dei servizi essenziali.

Occorrerebbe una ricetta magica in cui tempismo, determinazione, e programmazione, possano venire in aiuto agli enti cui manca l'ossigeno per sopravvivere.

Cosa farà la politica? Approverà il testo di legge sul riordino delle ex Province? Lo assicura il deputato del Pd, Mario  Alloro, il quale annuncia che è ormai questione di pochissimo . "Dopo la finanziaria , andremo a votare la legge."

Ma la normativa avrà la copertura finanziaria?

Per adesso le risposte non si trovano. Attualmente se le cose stanno come sono sarà la fine.

Non solo dell'ente, ma di tutto quello che gira intorno.     

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Categorie: La Provincia, PoliticaNumero di visite: 2954

Tags: Province. Contrattisti. Esubero personale.

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