martedì 20 febbraio 2007
Visco ospite della Provincia.
Questa mattina il vice ministro dell’Economia, Vincenzo Visco, ha fatto tappa alla Provincia, prima di raggiungere l’università Kore. Qui ha incontrato i rappresentanti delle istituzioni a cui si è rivolto, illustrando la politica del Governo centrale tesa a risanare il deficit pubblico che quest’anno è sceso al 3%. Risultato addirittura insperato, questo, per Visco, che dimostra come “la legalità è un valore, le leggi si rispettano e le tasse si pagano”. Dopo una disamina sulle condizioni di salute del Paese, Visco è entrato nel merito, parlando della Sicilia e del Mezzogiorno, un’area “ricca, forte, dalle tradizioni millenarie”, in cui sono indirizzati gli sforzi del Governo che si concentrano su una strategia legata alle politiche di sviluppo, piuttosto che agli aiuti economici, seppure considerevoli, da parte dello Stato. “La Sicilia necessita di infrastrutture, di sistemi logistici, di condizioni materiali perché manca un contesto ambientale favorevole all’investimento.” Uno sguardo al Mediterraneo e alla sua posizione strategica, senza, però, allerta il vice ministro, trascurare l’Europa del Nord. Ed un suggerimento all’università Kore: “Investite sulle risorse umane relativamente ai servizi legati al turismo e ai beni culturali. Puntate sulla formazione. Abbiamo bisogno di tecnici e di ingegneri. Di figure che sappiano fare le cose e che non ragionino sulle cose. “Infine il rappresentante del Governo Prodi ha illustrato il ruolo dello Stato in merito allo sviluppo “Siamo chiamati ad effettuare scelte economiche, ma tutti devono fare la loro parte.”Il presidente della Provincia, Cataldo Salerno, che ha ricevuto il vice ministro, ha ringraziato Visco per la sua visita nel capoluogo ennese, manifestando le aspettative degli amministratori locali sulla politica di riorganizzazione del bilancio dello Stato.
Erano presenti: il deputato alla camera, onorevole Crisafulli, la giunta provinciale, i rappresentati delle forze dell’ordine, i sindaci dell’ennese, il presidente dell’Asi.
Il capo ufficio Stampa
Daniela Accurso