lunedì 18 settembre 2006

Troppi Masaniello sull’acqua. Alcuni politici siano più prudenti con le dichiarazioni.

“Le vicende che riguardano l’Ato idrico sono lontane anni-luce da quelle dell’Ato rifiuti. In primo luogo, perché l’Ato idrico non è soltanto una società di proprietà pubblica, ma ha giuridicamente lo status di consorzio di tutti i Comuni della Provincia, governato direttamente dagli stessi Sindaci. In secondo luogo, perché le tariffe dell’acqua sono oggettivamente basse, in qualche caso anche più basse di quelle che prima praticavano alcuni Comuni. In terzo luogo, perché l’acqua non è un rifiuto di cui liberarsi, ma una risorsa preziosa da garantire a tutti.
Nonostante ciò, tuttavia, sono sorti qua e là alcuni “capipopolo” che vogliono creare un clima di protesta sul modello di quello organizzato contro l’Ato rifiuti. Vorrei dire a questi novelli Masaniello che giocare con l’acqua è più pericoloso che giocare col fuoco: non ci vuole neanche la classica scintilla per innescare un disastro che potrebbe risultare ingovernabile. Alcuni esponenti politici, infatti, stanno mettendo in giro, per soddisfare discutibilissime esigenze di protagonismo personale, voci e dicerie che fiaccano la fiducia della gente e fanno credere che il problema sia dentro il nostro territorio e non, come invece è, all’esterno della nostra Provincia.
Se è vero, come è vero, che si registra una diminuzione dell’erogazione dell’acqua, questo non è dovuto all’Ato idrico, ma alle decisioni dell’ENEL e di Sicilia Acque (società della Regione). L’ENEL ha ridotto la portata del lago Ancipa e Sicilia Acque ha assegnato alla nostra provincia una dotazione idrica inferiore rispetto al passato.
Di fronte a tutto questo, dobbiamo pretendere che le risorse idriche della nostra provincia siano incrementate. Sicilia Acque deve sapere che le esigenze delle nostre popolazioni, già private di tanti servizi e di tante risorse, devono essere prioritarie, sia per la quantità dell’acqua erogata, sia per la regolarità dell’erogazione. Su questo non ammettiamo discussioni.
Dobbiamo anche operare affinché i lavori per il rifacimento delle reti idriche e fognarie – con l’enorme impatto occupazionale che essi produrranno – possano avviarsi rapidamente. La Regione, a questo proposito, deve fare subito chiarezza sulle procedure.
Ma, per favore, non facciamoci trascinare nel troppo facile turbinìo delle bollette, troppo facile perché per molti anni tanti cittadini furbi non hanno pagato l’acqua, facendola pagare ai cittadini onesti. Non vorrei che qualcuno si mettesse a capo dei furbi. Personalmente preferisco gli onesti”.

Il Presidente
Cataldo Salerno

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Categorie: Comunicati StampaNumero di visite: 2879

Tags: Sicilia Acque ato idrico di enna

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