venerdì 14 febbraio 2003
Ad Enna la delegazione di imprenditori padovani.
E’ arrivata questa mattina la delegazione di Padova che farà sosta ad Enna, fino a domenica, per discutere sulle opportunità sancite nell’accordo di programma, siglato tra i due capoluoghi lo scorso 3 giugno. A ricevere gli ospiti, negli uffici della presidente del consorzio Asi, Gaetano Rabbito, tra gli altri, il presidente della Provincia, Elio Galvagno, l’assessore alle Attività produttive, Nicola Gagliardi. Presenti alla cerimonia, autorità, organizzazioni professionali e operatori economici che hanno avviato un primo momento di confronto con la delegazione. Il presidente dello Zip (zona industriale Padova), Roberto Ongaro, ha anticipato la volontà del gruppo a confrontarsi con gli imprenditori ennesi su una serie d’ipotesi che prevedono: l’accordo di compartecipazione per la realizzazione d’impianti produttivi presso l’Asi; la delocalizzazione degli stabilimenti; l’assunzione di giovani disoccupati, nell’ambito di un piano di formazione, già avviato con l’associazione industriali di Enna. “Lo spirito - secondo Onagro - è di verificare le tante opportunità cui potrebbero beneficiare le aziende, anche sotto il profilo degli sgravi contributivi.” Proficuo è stato giudicato il lavoro fin qui svolto dai partners dell’accordo, al punto che, ha aggiunto Ongaro ”nonostante la congiuntura economica non rosea abbiamo ricevuto manifestazioni di interesse al gemellaggio da parte di altre imprese padovane”. La delegazione veneta ha riconosciuto all’ente Provincia la capacità di coordinare un lavoro “corale” cui tutti hanno concorso per avviare un percorso bilaterale . “La provincia di Padova - rileva Galvagno - potrà così fare fronte all’esigenza di reperire manodopera nell’ennese, senza dovere ricorrere al mercato dell’Est, che presenta oggettive difficoltà legate al sistema legislativo. Inoltre, potrà fare leva su aree industriali attrezzate, di cui è carente il territorio veneto e di un sistema di sicurezza sociale. Enna, ed il suo hinterland, invece, potranno articolare un razionale piano di sviluppo economico che offra certezze occupazionali.”
Il Capo ufficio Stampa
Daniela Accurso
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