Umberto Domina:perchè non studiarlo a scuola?

Lo scrittore ennese esempio di humor e intelligenza

Umberto Domina era un attento osservatore delle fisime e delle paturnie degli italiani. Ennese di nascita, ma milanese di adozione, fu definito da Enzo Biagi “scrittore dell’ humour inglese.”

 Ma Domina, anche se con il suo stile anglosassone, non ha mai rinnegato le sue origini siciliane, anzi ennesi.

Classe 1921,deceduto nel 2006, fu un  personaggio poco noto nella sua isola natia,famoso nel capoluogo lombardo,era conosciuto come creativo e geniale in campo pubblicitario, come autore di testi televisivi e teatrali.

Negli ultimi anni della sua vita, però, si chiuse in casa, non scrisse piu’ e non volle avere contatti con l’esterno,quasi a rinnegare la sua natura passionale e ironica. Oggi la critica letteraria lo rivaluta, si riscoprono le sue opere, con in testa il primo lavoro "Contiene frutta secca" , preceduto da "La pubblicità è la mina del commercio",  una raccolta di errori di stampa e stravaganze tipografiche.

 Nei suoi lavori parla di Enna, Castrojanni “una città verticale.

Si sale per andare dalla stazione, al cimitero, alla chiesa Madre,.

Si sale  dalla sala da pranzo alla camera da letto; per cui, chi parte, muore o va a colazione, più che scendere, precipita.”

Una sequela di battute,le sue,  contenute nei lavori editoriali che rispecchiano la sua verve caricaturale .

Un esempio “Gaetà, come souvenir di Castrojanni ho comprato un marranzano. Sono arrivato pieno di preconcetti ed ora me ne parto con uno strumento allegro.ma assurdo. I siciliani, pur essendo meridionali nel senso tradizionale della parola, potrebbero non esserlo e quando lo sono, lo sono senza impegno. Portano basette a mo' di sottogola, ma usano il coltello solo per affettare il pane. Giurano sull' onore delle proprie sorelle, ma sono figli unici. Esaltano la bontà dei bucciddati, ma mangiano il panettone. Vanno pazzi per le svedesi, ma sposano le cugine”.

Un suo libro "La moglie che ha sbagliato cugino" viene considerato il capolavoro per eccellenza . Nell' introduzione di Enzo Biagi si legge “il romanzo di Domina è piuttosto inconsueto per la nostra piazza. E’ un siciliano, immaginate, che scrive come un inglese: ha un humour sottile, molta fantasia, sa guardarsi attorno. La storia di quei due terroni, i cugini Liborio Cappa o K, emigrati nella Milano dei miracoli, è la radiografia, vista nella luce deformante, ma non troppo, del paradosso, della civiltà che ci paralizza e ci condiziona, coi suoi tic e le sue retoriche, le furbizie e le crudeltà, i piccoli compromessi quotidiani, e le nuove ideologie, con le loro formule e il loro linguaggio, spesso ridicoli.”

Un autore che fa ustro al capoluogo ennese e che andrebbe rivalutato anche nelle scuole.
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Categorie: Costume e SocietàNumero di visite: 3495

Tags: Umberto Domina Contiene frutta secca

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