mercoledì 4 maggio 2005

Villa romana del Casale. L'assessore alle aree archeologiche lancia un appello alle istituzioni

“Riconosciamo i pieni potere al Commissario straordinario della Villa del Casale, ma occorre non abbassare la guardia e sederci attorno al tavolo tecnico per attivare le procedure necessarie al progetto di sistemazione del sito.” Esordisce così l’assessore provinciale alle Aree Archeologiche, Gaetano Adamo, che interviene sulla spinosa questione che riguarda la Villa del Casale. Polemiche e dietro front hanno contraddistinto la querelle dei mesi scorsi cui ha assistito l’amministratore che ha ceduto il passo al presidente della Provincia, intervenuto, nelle settimane scorse, per far luce sulle competenze dell’Ente. Adesso, però, l’assessore scende in campo ed evidenzia, ancora una volta, il ruolo di raccordo cui la Provincia è demandata, nell’ambito dei suoi compiti istituzionali, affermando che “non bisogna perdere i finanziamenti destinati al sito dichiarato patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco, che ammontano a 18 milioni di Euro, relativamente alla somma destinata da Por; mentre il budget del Pit previsto è di 6 milioni e 500 mila Euro”.
Tanti i punti da individuare e sui quali discutere, secondo Adamo. La priorità resta il recupero e la tutela dei pavimenti musivi. L’amministratore richiama alla “piena fruibilità” del sito, in modo da coniugare cultura e turismo, attraverso una ancora maggiore partecipazione di visitatori, senza diversificazioni, senza differenze di ceto e di età “possano godere di un bene di alto profilo.” Inoltre, l’assessore che ha competenza in materia di archeologia lancia una proposta alle istituzioni “la Provincia provvede, attraverso finanziamenti stanziati nel proprio bilancio, a promuovere l’immagine dei siti archeologici, a provvedere alla loro valorizzazione. Un esempio per tutti, la strada di accesso al sito di Morgantina, costata all’Ente, 7 miliardi della vecchie lire. Perché, dunque, non ipotizzare una somma, pari ad una minima percentuale, dell’incasso derivante dalla visita ai siti del territorio ennese da destinare all’ente Provincia?” Questo è uno dei tanti quesiti che, anticipa Adamo, potrebbero essere vagliati dal tavolo tecnico, a cui, in pieno accordo, si dovranno trovare le “risposte più adeguate”, in modo da concludere il dibattito e lanciare segnali all’esterno di un’intesa allargata che veda le parti impegnate a definire la “strategia politica più adeguata alla piena valorizzazione della Villa romana del Casale”.

Il capo ufficio Stampa
Daniela Accurso
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