giovedì 2 settembre 2004

ITIS verso la normalità. Verrà recuperato quasi per intero

I lavori della Commissione di indagine tecnico-amministrativa sull’ITIS di Piazza Armerina - istituita a primavera dal presidente della Provincia – sono giunti praticamente al termine. Sono stati effettuati centinaia di rilievi ed esami diretti e di laboratorio, utilizzando anche centri di ricerca diversi al fine di incrociare i dati ed ottenere il massimo di attendibilità scientifica. Oggi dell’ITIS si conosce ogni punto della struttura: sono state realizzate simulazione al computer anche per gli interventi previsti. Le indagini hanno confermato la situazione di rischio evidenziata con i primi rilievi, ma hanno anche consentito di differenziare i livelli di sicurezza per i diversi corpi di fabbrica. Si procederà per gradi ad un recupero quasi totale del complesso scolastico, iniziando dalle aule del corpo B (l’ultimo venendo dal centro della città) che saranno disponibili con l’inizio dell’anno scolastico, in tempo per consentire una ripresa quasi normale delle lezioni. Si proseguirà poi con i corpi C e D, che saranno resi fruibili dopo l’inizio delle lezioni ma non oltre le vacanze di Natale. Più complessa invece la situazione del corpo centrale A, il più elevato, che sarà messo immediatamente in queste settimane in condizioni di non crollare anche nell’evenienza di piccole scosse telluriche, ma il cui recupero all’uso sarà valutato in base ai costi (cioè si deciderà se è più conveniente consolidarlo definitivamente oppure ricostruirlo da capo). Gli interventi di messa in sicurezza di tutti i corpi di fabbrica dell’ITIS consistono, in parole povere, nel rafforzamento e/o nel rifacimento dei pilastri e delle travi (secondo le condizioni dei singoli punti degli edifici) e in una loro migliore connessione. Ad effettuare gli interventi sono il dipartimento della Protezione Civile con la sezione per la Sicilia orientale di Catania, il Genio Civile di Enna e la stessa Provincia di Enna. Per tutto il primo quadrimestre l’ITIS sarà, oltre che una scuola, anche un cantiere, ma i disagi saranno ridotti al minimo perché i lavori non interferiranno con le attività didattiche. I containers nei prossimi giorni saranno restituiti alla protezione Civile, che li rimuoverà dopo il loro svuotamento.

L’UFFICIO STAMPA
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