lunedì 19 gennaio 2004

Vertenza Tecnojacket: il presidente Cataldo Salerno ha convocato per domani mattina, un vertice nei locali dell’Ente

Il presidente della Provincia Cataldo Salerno ha convocato per domani mattina, mercoledì 20 gennaio, una riunione urgente per l’esame della gravissima situazione determinatasi nella fabbrica Tecnojacket di Regalbuto. Come è noto, la proprietà della fabbrica, che realizza attrezzature per le attività subacquee, ha deciso di licenziare tutti i 45 dipendenti dichiarando di non riuscire più a sostenere i costi di produzione. Dei 45 dipendenti che perdono il posto di lavoro, ben 36 sono donne. Alla riunione, che si terrà nella sala convegni dell’Ente, sono stati invitati, oltre ai rappresentanti della proprietà, i sindacati dei lavoratori, i rappresentanti degli imprenditori e il sindaco di Regalbuto, Nunzio Scornavacche. Non è la prima volta che il presidente della Provincia si occupa della questione. Già lo scorso 14 ottobre il capo l’Amministrazione aveva convocato un’analoga riunione per verificare le cause della drastica riduzione dei salari ai dipendenti della Tecnojacket. I lavoratori, infatti, percepiscono una retribuzione pari a quasi la metà di quella prevista nei contratti firmati da Cgil-Cisl-Uil ma approvata da un sindacato locale. L’azienda, dal canto suo, lamentava perdite di gestione. Al termine della riunione di ottobre, i segretari provinciali dei sindacati confederali si offrirono di proporre un piano di risanamento aziendale anche in deroga ai contratti nazionali. Nonostante la proposta sindacale è giunta regolarmente a destinazione, per il tramite del sindaco di Regalbuto l’azienda ha ugualmente deciso di procedere ai licenziamenti. “E’ un grave colpo all’occupazione in una zona critica della nostra provincia – dichiara Cataldo Salerno – e che per di più colpisce in modo particolarmente violento il lavoro delle donne”. Secondo Salerno, “non si capisce come mai, dopo avere dichiarato di attendere il piano sindacale, l’azienda ha deciso di procedere unilateralmente”. “Spero – ha aggiunto Salerno – che le ragioni effettive della crisi siano quelle rivelate dall’azienda, ma francamente l’atteggiamento della proprietà appare contraddittorio: le confederazioni sindacali avevano formulato una proposta molto saggia e responsabile, superiore ad ogni legittima aspettativa. Mi auguro che si possa tornare a trattare e ad assumere tutti quanti l’ottica dell’interesse dei lavoratori e dell’economia locale”.

 

  L’ufficio Stampa
Rossella Inveninato

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