lunedì 9 luglio 2007

Ora basta! Vogliamo subito tutti i soldi previsti in Finanziaria. Senza se, e senza ma. Altrimenti chiudo e vado via.

Voglio far sapere al presidente del Consiglio che se non arrivano i soldi promessi per le reti stradali provinciali abbandonerò immediatamente l’idea di ricandidarmi: perché in questo caso occorrerà eventualmente sviluppare iniziative diverse, che non siano di governo del territorio ma di lotta per fare riconoscere al governo nazionale che la priorità assoluta dell’Italia è, e rimane, la questione meridionale. Non ho alcuna intenzione di seguire il governo in avventure nordiste sul tipo di quelle già sperimentate da Berlusconi: non capirei la differenza. O il Sud viene considerato una risorsa da sviluppare, in primo luogo attraverso le infrastrutture civili, oppure mi convincerò che anche questo governo pensa che il Meridione d’Italia sia una terra da lasciare all’arretratezza ed al dominio delle varie mafie, bloccando di fatto lo sviluppo dell’intero Paese. Se anche Prodi ritiene, come ha già fatto Berlusconi, che bisogna aiutare il Nord prima del Sud, si accomodi pure, ma non lo seguirò. Ho sempre sospettato e detto che il Sud è troppo lontano dalla mentalità della maggior parte dei ministri (neppure uno è siciliano o eletto in Sicilia) e, d’altra parte, il Mezzogiorno è stato riconosciuto degno soltanto di un pezzetto di viceministero.
Sulla questione delle strade i dati sono chiari, sono matematici, e nessuno può interpretarli a seconda del momento. La legge finanziaria nazionale, su proposta dell’on. Crisafulli e del viceministro Capodicasa, ha stabilito che in sede di riparto del cosiddetto “fondo per le aree sottoutilizzate” dovessero andare alla Sicilia 1.050 milioni di euro per l’ammodernamento e il potenziamento della rete stradale di competenza delle province, distribuiti negli anni 2007, 2008 e 2009. La legge è entrata in vigore il 1° gennaio di quest’anno, sono passati sei mesi e neppure un euro è stato ancora trasferito alle province. Ci chiediamo: perché? che cosa sta succedendo? per quali ragioni non si procede all’assegnazione dei fondi? Le province siciliane, da parte loro, non hanno creato alcun problema: si sono messe subito d’accordo sulla quota da attribuire a ciascun territorio. Enna, in questa divisione, ha avuto una delle fette più grosse: oltre 115 milioni di euro, proprio in relazione alle condizioni particolarmente critiche del sistema viario e dell’orografia. Abbiamo i progetti pronti per intervenire immediatamente, aspettiamo soltanto che i soldi ci vengano trasferiti. E lo pretendiamo perché è una nostra conquista. I ministri Di Pietro, Bersani e Padoa Schioppa devono rispettare la legge finanziaria, non chiediamo altro. Invece, circola uno strano schema di decreto che prevede procedure artificiosamente complicate e lunghe, alla fine delle quali, per chi ci arriva, sono soltanto ipotizzati, e non più certi, finanziamenti sulla base “dei fondi effettivamente disponibili”. Cosa vuol dire tutto questo? che i 1.050 milioni di euro erano finti? che le priorità sbandierate in favore del Mezzogiorno erano solo di facciata? Ci facciano il piacere e trovino immediatamente la soluzione: non abbiamo tempo da perdere.

IL PRESIDENTE
Cataldo Salerno

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Categorie: Comunicati StampaNumero di visite: 2010

Tags: Cataldo Salerno Padoa Schioppa Prodi

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