sabato 23 ottobre 2004

Slow food. La stampa internazionale punta i riflettori su Enna

Successo dello stand della Provincia a Slow Food, la vetrina mondiale del gusto che si tiene al Lingotto di Torino dal 21 al 25 ottobre. Nell’area espositiva con 25 prodotti del territorio si sono dati appuntamento le firme più accreditate della stampa enogastronomica che hanno apprezzato i prodotti dell’ennese, grazie alla degustazione e alla descrizione dei prodotti stessi, a cura degli imprenditori presenti a Torino. Un successo, quello ottenuto a Torino, che premia lo sforzo dell’Amministrazione e che incoraggia ad andare avanti nella politica di promozione e tutela dei prodotti della nostra terra, generosa e incontaminata.
Da un recente studio socio economico del territorio emerge, infatti, che il comparto agricolo produce un quarto della ricchezza e garantisce occupazione ad un terzo della popolazione attiva. La risorsa del territorio ennese è legata proprio ai luoghi incontaminati che mettono al bando agenti chimici, assicurando una qualità ottimale per il “mangiar sano.” Abbandonata, o meglio ridimensionata, l’idea di uno sviluppo di tipo industriale, che pochi risultati concreti ha prodotto in termini di crescita economica, si fa sempre più strada l’esigenza di sostenere una politica che punti alle vere vocazioni del territorio. Lo confermano autorevoli ricerche che hanno evidenziato come la provincia di Enna sia fortemente condizionata proprio dall’agricoltura di tipo biologico e dal suo patrimonio culturale. Lo sviluppo punta sul rapporto tra agricoltura, ambiente, cultura, arte e archeologia, visto che nell’ennese insiste un terzo dei beni archeologici di tutta l’Isola. “La nostra politica guarda al mercato e sottolinea la produzione di alimenti di qualità con un forte legame territoriale.” Questa l’idea dell’assessore provinciale all’Agricoltura, Cinzia dell’Aera, che aggiunge “il vero obiettivo è quello di difendere l’agricoltura sana dalla omologazione dei prodotti e dagli organismi geneticamente modificati. Il percorso intrapreso è alternativo alla globalizzazione degli alimenti.”
Se la dieta mediterranea è, su larga scala, un protocollo gastronomico apprezzato da esperti e medici, si può benissimo affermare che tutti gli ingredienti di questo regime alimentare vengono coltivati nel territorio ennese che vanta, tra l’altro di un clima abbastanza mite. Cereali, legumi, ortaggi, frutta, e, dulcis in fundo, l’olio extra vergine di oliva, sono il fiore all’occhiello di questa vetrina, in cui non mancano alimenti preparati secondo antiche tradizioni culinarie, come le cassatelle di Agira, la “guastedda col sambuco”, i cudduri di Natale di Troina, per citarne alcuni. Da sottolineare la quantità e la varietà dei prodotti ennesi esposti che sono i più numerosi rispetto alle altre province siciliane, così come è stato disposto dagli esperti degustatori di Slow Food.
“Slow food - conclude l’assessore - è la vetrina del gusto e dunque rappresenta una adeguata occasione per mostrare gli alimenti ennesi, privilegiando la qualità a fronte di una logica spietata dettata dal mercato globale che mette al bando i preziosi prodotti di nicchia.”

L’Ufficio Stampa
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