Non è un matrimonio, ma è un "coso".
Questa mattina, Teresa Rizza e Stefania Corrao, finalmente spose.
Impacciate ed emozionate sono arrivate con mezz'ora di ritardo a sala Proserpina, il luogo deputato dal Comune ai matrimoni civili.
Stefania, in tubino nero, giacca beige e scarpe dello stesso colore, sfavillante è come al solito riservatissima.
Teresa pantaloni blu, camicia bianca e cravattino dello stesso colore.
Qualcuno regala a Stefania un bouquet di roselline, lei si irrigidisce : "No, grazie preferiscono non tenere in mano fiori".
Ma siccome è la sua giornata, alla fine si lascia convincere.
Teresa, tra le due è quella che minimizza. Tra una battuta e l'altra i parenti presenti alla riunione annuiscono. "E' veramente emozionata".
Così come Simone, suo figlio, 25 anni: " Aspettavamo da tanto tempo questo momento. Per me Stefania è come una seconda mamma. Mi ha accompagnato nella delicata fase dell'adolescenza . Gliene sarò sempre grato".
Il rito dura appena qualche minuto. Poi Elisabetta Rutella, la più cara amica della coppia, mostra un cofanetto.
Stefania storce il muso e guarda sospettosa Teresa che risponde: " Non ne so nulla".
In quella scatolina di velluto sono riposte le fedi che le donne frettolosamente si scambiamo .
Scoppia un applauso.
Questa resterà una giornata memorabile non solo per Teresa e Stefania ma anche per la città di Enna che con Palermo e Siracusa ha istituto il registro delle unioni civili.
C'è energia attorno a questa coppia che ha conquistato con dignità ed autenticità il suo traguardo. E ha contagiato tutti. Questa si chiama condivisione.