Questa mattina l’assessore provinciale all’Agricoltura, Cinzia dell’Aera, ha presentato alla stampa il progetto relativo alla filiera corta. Un’iniziativa su scala nazionale che vede la Provincia a capo di un coordinamento cui fanno parte i comuni aderenti al progetto. Attualmente sono 7 le realtà coinvolte, Enna, Nissoria, Nicosia, Troina, Agira, Piazza Armerina e Pietraperzia, che realizzeranno il “mercatino della filiera corta”, individuando un’area dove si terrà la vendita che avrà una cadenza periodica. Il progetto vedrà il comune di Nissoria capofila dell’idea sulla quale l’assessore dell’Aera ormai lavora a ritmo serrato da un paio di anni. La filiera corta, così ha spiegato l’esponente della Giunta Salerno, è un modo per accorciare le distanze tra produttori e consumatori, nell’ambito di una vendita al dettaglio che prevede un rapporto diretto tra le due categorie. Ciò non significa, ha sottolineato la Dell’Aera, puntare il dito contro la grande distribuzione. Ma è evidente che, una volta, ridotti i passaggi, prima di arrivare alla vendita, si riducono anche le spese, a vantaggio dell’acquirente. La fase operativa per la realizzazione dei mercatini che avranno come caratteristica anche la produzione del biologico, prevede la emanazione, in tempi brevi, così ha assicurato l’assessore, di un regolamento a grandi linee, predisposto dalla Provincia, cui dovranno tenere conto i comuni interessati. La vendita prevede la merce locale prodotta in zona e dunque l’agro alimentare, il caseario, e, nel tempo, si potrebbe ipotizzare anche il commercio di carni, previa autorizzazione della Asl.

Il capo ufficio stampa
Daniela Accurso

Erano presenti i rappresentanti della Confcommercio, della Coldiretti, i rappresentanti di alcuni comuni dell’ennese, il presidente della III commissione consiliare, De Luca.