In Sicilia gli orfani del femminicidio sono equiparati a quelli di mafia

Per loro e per le donne sfregiate e con danni permanenti la possibilità di chiamata diretta nella pubblica amministrazione

Gli orfani di femminicidio e le donne che hanno subito violenza con danni permanenti come lo sfregio del viso godranno di una specifica tutela. La Regione siciliana, infatti, ha stabilito che potranno essere assunti per chiamata diretta dalla Pubblica amministrazione.  A metterlo nero su bianco l'Assemblea regionale siciliana in una norma della legge stralcio alla finanziaria già approvata. Di fatti è un' integrazione alla legge regionale che già prevede questi benefici per le vittime di mafia. A poter assumere sono la Regione, gli enti locali, le aziende sanitarie e gli enti o gli istituti dagli stessi vigilati. Nella relazione tecnica alla norma approvata si legge: "La presente proposta, nasce della necessità di lavorare sia sul fattore culturale che sulla cosiddetta percezione del problema concernente la violenza sulle donne, considerato il continuo aumento delle vittime di femminicidio nel territorio regionale. Si tratta di un primo tassello utile all'inserimento lavorativo delle donne vittime di violenza, con danni permanenti e visibili, ma anche dei figli orfani di madre, causato dal femminicidio".
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Categorie: Costume e Società, I Comuni, EnnaNumero di visite: 410

Tags: Femminicidio

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