Che lo zafferano sia definito "l'oro rosso della Sicilia" non è un caso. Ai tempi della magna Grecia, la leggenda narra che il giovane Crocus venne trasformato in bulbo perchè innamorato di una ninfa,dal nome Smilace. Da Omero, Virgilio, Plinio mostrano interesse per questa radice. Addirittura nell'Iliade si legge che la sua destinazione era quella di impregnare i guanciali prima di andare a dormire; mentre le donne troiane ne facevano uso per rendere profumati i pavimenti dei loro templi.
E così lo zafferano arriva in Italia per mano di un monaco domenicano, trovando il suo humus compatibile con le sue caratteristiche, grazie al clima mite del Paese. Si tratta di una piccola pianta di appena 12/40cm. di altezza, riprodotta per propagazione vegetativa, cioè con il trapianto dei bulbi. La sua diffusione tra i fornelli stenta ancora ad affermarsi. È un elemento inedito nella gastronomia ennese e poco valorizzato in quella italiana. E' vero,costa 20 mila euro al chilogrammo, ma è pure vero che con un grammo si possono cucinare tra le 20 e le 30 pietanze. Basta seguire le indicazioni e i cibi si colorano e si insaporiscono. Bisogna sciogliere in una tazzina 5-10 fili-la quantità è prevista per 10 commensali-con acqua calda a 50 gradi per 50 minuti. Da quel momento l'intingolo è pronto per essere mantecato nei cibi già preparati." Lo zafferano, così come lo descrive uno dei soci fondatori della cooperativa Oro rosso, Antonino D'Angelo, la cui azienda ricade nel territorio di Assoro, puo' essere definito un ingrediente quattro stagioni. Non esiste, difatti, il suo utilizzo nei fornelli legato alla meteorologia. Tante le varietà, ma occorre fare attenzione a distinguere il prodotto in commercio nei supermercati che è secondo D'Angelo, un surrogato in commercio nei supermercati tagliato con spezie coloranti. Quello puro, invece, è ricco di 3 elementi, il sofronale, la crocina e la bicocrocina , essenziali per caratterizzare sapore, colore e profumo. Ci sono tutti i presupposti perchè il prodotto sfondi nel mercato nazionale. Anche l'università di Catania si è interessata allo zafferano, definendo il territorio ennese particolarmente vocato alla sua produzione. La cooperativa Oro rosso si attrezza per essere pronta a decretarne il successo, ma la crisi in questo momento fa da padrona, specie quando si tratta di prodotti alimentari di prestigio. Ed infatti lo zafferano made in Enna si troverà tra gli scaffali dei negozi di gastronomia, nelle enoteche e nei punti vendita di alimenti di nicchia. In attesa che chef, cuoche e gourmet coniughino la genuinità, la ricercatezza e la tradizione,indispensabili caratteristiche per ricette originali e raffinate.