Province. Il 3 luglio finalmente il verdetto.
Bisognerà attendere il prossimo 3 luglio per sapere che fine faranno gli Enti di secondo grado.
La Corte costituzionale, difatti, si esprimerà in quella data sulla legittimità della reintroduzione del voto a suffragio universale per il presidente e gli organi degli Enti.
L’Assemblea Regionale, nella seduta di giovedì pomeriggio, a questo proposito, ha rinviato la data delle elezioni provinciali.
Il Consiglio dei Ministri, del passato Governo aveva difatti impugnato la legge dell’Ars che indicava a chiare lettere il ritorno alle urne per gli elettori chiamati ad esprimersi sulle Province, sottolineando, in prima battuta, l’applicazione della legge Delrio che non prevede il consenso popolare.
Un pastrocchio all’interno del pastrocchio, dal momento che le ex Province saranno ancora una volta commissariate, con relativa ed imminente proroga dei commissari straordinari, in scadenza il prossimo 30 giugno.
Ma non finisce qui. A conti fatti, ammesso che a palazzo dei Normanni si voglia fare in fretta, a dopo il pronunciamento della suprema Corte, la legge dovrà andare in Commissione e poi in aula.
Se calcoliamo la tempistica, con la pausa ferie estive, tutto verrà rinviato a settembre.
Il quadro non è per niente chiaro.
Di fatto lo stallo continua. Utenti allo sbaraglio, servizi in bilico.
Ma così va la Sicilia, ed in questo momento anche l’Italia, che naufraga in un impasse totale amministrativo e gestionale.