Nessuna buona notizia per l'Ente. Il conto alla rovescia è partito.
Momento difficile per la ex Provincia che non riesce a fare quadrare i conti.
Con una lettera del ragioniere generale, Gioacchino Guarrera, che porta la data odierna, indirizzata al Commissario straordinario, ai dirigenti provinciale, ai sindaci e ai presidenti dei Consigli del territorio ennese, si mette nero su bianco sulla impossibilità di chiudere il bilancio 2016.
In sintesi le minori risorse disponibili per il Libero Consorzio Comunale dal 2010 al 2015, a causa dei tagli e dei prelievi forzosi da parte dello Stato,ammontano ad euro 12.649.741,17, di cui euro 8.685.860,01 per riduzione dei trasferimenti; ed euro 3.963.881.16 per trasferimenti allo Stato.
Relativamente ai trasferimenti al Governo saranno 7.299.272,74 per il 2016 e 10.634.663,75 per il 2017.
Di conseguenza la spesa corrente dell’Ente dovrebbe essere ridotta in misura corrispondente per gli anni 2016/2017.
La ex Provincia, scrive Guarrera, ha intrapreso già da diversi anni un significativo processo di razionalizzazione della spesa corrente. Inoltre è stato possibile approvare il bilancio di previsione 2015 solo per effetto delle disposizioni normative contenute in un apposito decreto legislativo, (78/2015 e nella L.R. 15/2015) che hanno consentito di approvare il bilancio “autorizzatorio”,ma solo per il 2015 e di applicare l’avanzo di amministrazione disponibile.
Così come prevede l'iter l’Ente ha approvato, ai fini conoscitivi , il bilancio pluriennale 2016-2017, con uno squilibrio strutturale di parte corrente di euro 6.719.359,16 per il 2016 e di euro 9.471.275,20 per il 2017.
La situazione si aggrava di più poiché la Finanziaria 2016 ripropone le stesse misure straordinarie dello scorso anno,sottolinea il ragioniere generale, per consentire l’approvazione dei bilanci,in modo da prevedere la predisposizione del bilancio per il solo 2016,la possibilità di utilizzare l’avanzo libero e destinato, per il mantenimento degli equilibri finanziari.
Nonostante tutto questo le misure finanziarie non sono sufficienti a poter approvare il bilancio 2016, stante che il Libero consorzio comunale non dispone, a consuntivo 2015, di avanzo di amministrazione, avendolo già utilizzato per il bilancio 2015.
Lo Stato, ammette nella missiva Guarrera, “sembra essere consapevole delle difficoltà in cui versano le sole Province delle Regioni a statuto ordinario, intervenendo con diverse disposizioni normative per il mantenimento della situazione finanziaria corrente per l’anno 2016 e la corresponsione del trattamento economico al personale,il finanziamento delle spese per viabilità,edilizia scolastica. I Liberi Consorzi Comunali della Sicilia, invece, sono esclusi da questi benefici i finanziari. Sicilia che continuano , invece, ad esercitare tutte le funzioni delle ex Province.
A quanto pare, da fonti politiche romane, se l'Ars non legifererà sulla legge di riordino delle Province nel più breve tempo possibile,gli stanziamenti da Roma non arriveranno.Così ha dichiarato lo stesso assessore regionale all'Economia, Baccei, nel corso di una intervista,risalente a domenica scorsa, rilasciata ad un quotidiano regionale.
Per ritornare alla lettera, Guarrera è lapidario " in mancanza di modifiche normative tali da consentire il ripristino degli equilibri di bilancio, il sottoscritto sarà impossibilitato a dare copertura finanziaria a qualsiasi tipologia di spesa non necessaria per evitare danni patrimoniali gravi e certi all’Ente e che risulta compromessa la capacità finanziaria necessaria a remunerare il personale dipendente."
In parole molto stringate: niente servizi e niente stipendi. Un appello vien così rivolto ai dirigenti: valutare nella propria autonomia di giudizio e con piena assunzione di responsabilità per limitare le spese che dovranno essere strettamente indispensabili.