I sindacati in allerta

Si muovono in direzione della legge

Le sigle sindacali provinciali della funzione pubblica scendono in campo.

In prima battuta inviano una lettera al Commissario straordinario della ex Provincia, Angela Scaduto, per chiedere notizie sull'ormai inevitabile dissesto economico dell'Ente, a fronte del  prelievo forzoso del Governo nazionale di oltre 9 milioni di euro.

Nello stesso tempo cercano contatti a Palermo per capire lo stato dell'arte dei lavori all' Ars che ancora sulla data di discussione della legge sul riordino delle Province non si pronunciano.

 E' chiaro che la partita si gioca tra Palermo e Roma e che i 9  commissari delle ex Province non sono in grado di gestire o pressare la politica che appare ,invece, molto rallentata.

E dunque  poichè il conto alla rovescia è già cominciato, bisogna prendere consapevolezza che tra 4 mesi non ci saranno più nè servizi all'utenza, nè stipendi.

Tutto sarà legato all'approvazione della tanto agognata legge?

 La risposta è ni.

 Non si comprende bene se il Governo Renzi, una volta in porto la legge, destinerà le somme necessarie alla sopravvivenza per gli Enti locali di secondo grado. 

Si tratterebbe sempre di una boccata di ossigeno  e non di una definitiva e serena  strategia per mandare avanti i liberi consorzi ad oltranza.

Ma ormai negli enti fantasma ci si è abituati a navigare a vista. Ed i sindacati lo sanno bene. Questa volta, però,nelle segreterie si respira aria tesa e preoccupata. 

 

 

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Categorie: La Provincia, PoliticaNumero di visite: 3727

Tags: Legge riordino Province;Cgil Cisl e Uil

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