Investire nei Paesi arabi. Questo il messaggio dell'emiro del Qatar, in visita oggi e domani in Sicilia,per presentare il "brand Italy" nel corso della fiera internazionale che si terrà proprio in Qatar il prossimo novembre.
In quella occasione è prevista un'affluenza di oltre 90 mila visitatori, provenienti dagli Stati limitrofi con un imponente giro d'affari.
L'emiro, che ha anche effettuato un giro in alcune regioni italiane, ha espresso la sua particolare attenzione nei confronti della Sicilia, dove si sente a casa.
Con il classico abito tradizionale, senza però nascondere un vezzo, i polsini della camicia firmati Bulgari, ha affermato il valore dell'esposizione che metterà in vetrina i prodotti italiani dell' agroalimentare e non solo.
La fiera, difatti, ospiterà imprenditori del turismo, dell'energia alternativa, ed anche della cultura.
A proposito, di quest'ultimo aspetto, l'emiro si meraviglia della mancata presenza in Qatar di una scuola italiana.
" Abbiamo oramai le rappresentanze culturali di tutto il mondo. Perchè l'Italia non viene ad aprire da noi una università?".
Un' occasione da non perdere secondo i vertici di Confindustria regionale, a disposizione delle imprese che vogliono partecipare alla fiera.
" Noi facciamo sul serio-spiega l'emiro- vi ricordo, tra gli altri l'acquisto della maison Valentino, di 5 hotels di lusso e dello stadio di Barcellona per un valore di oltre 2 miliardi di euro che diventerà la più grande moschea di Europa.
Un intervento molto stringato quello dell'emiro, alla platea della Confindustria siciliana a Palermo.
Immediatamente dopo la preghiera la trasferta verso Catania, dove pernotterà stasera.
Lungo il tragitto tra le due città siciliane farà tappa ad Agira. Qui ad accoglierlo, l'esponente di Confindustria ennese, Marina Taglialavore.