lunedì 1 marzo 2004

Reddito minimo di inserimento. Riunione tra i capi gruppo consiliari e i sindaci del territorio

Si è tenuto questo pomeriggio (lunedì) un incontro tra i capi gruppo consiliari e i sindaci dell’ennese per discutere sulla soppressione del reddito minimo di inserimento. L’iniziativa è scaturita dal dibattito, nell’ambito dell’assise provinciale, da cui è emersa la volontà unanime di aprire un tavolo di confronto per individuare una strategia di intenti e salvaguardare le fasce più deboli, che non potranno più beneficiare, secondo le direttive del Governo centrale, dell’ammortizzatore sociale. Alla riunione, presieduta dal presidente della Provincia, Cataldo Salerno, ha preso parte, tra gli altri, il presidente del Consiglio, Elio Galvagno. I capi delle Amministrazioni locali hanno messo in risalto l’emergenza di ordine pubblico che potrebbe sfociare in uno stato di tensione sociale tale da destare serie preoccupazioni, nel momento in cui i Comuni non potranno più erogare la misura di intervento a favore delle classi disagiate. A chiusura del confronto, il presidente Galvagno ha avanzato la proposta, accolta positivamente dall’aula, relativamente alla predisposizione di un disegno di legge, a firma di un minimo di 3 Consigli provinciali siciliani, sulla scorta dell’esperienza maturata nella gestione di una politica del welfare, da sottoscrivere, in tempi stretti, e da inoltrare al governo regionale. Contemporaneamente, su input del presidente dell’Anci provinciale, Mario Mazzaglia, sindaco di Catenanuova, i sindaci richiederanno un incontro urgente con l’Anci e l’Upi regionale. Il presidente della Provincia, nel condividere entrambe le proposte, ha sottolineato il senso civico che ha contraddistinto il confronto in cui i sindaci hanno dimostrato il loro impegno fattivo e democratico.

 

Il Capo Ufficio Stampa
   Daneila Accurso

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