Viaggio nel gusto a Centuripe per assaporare "u taruoccu"

Sagra dell'arancia rossa di Sicilia IGP da venerdì 14 a domenica 16 aprile

Tutto pronto a Centuripe per l'attesa sagra della arancia rossa IGP, festa del “taruocco“, giunta alla IX edizione. Un evento, che ogni anno richiama migliaia di turisti provenienti da tutta l'Isola, finalizzato alla promozione di un frutto identitario che ha ottenuto il riconoscimento IGP. La produzione ai piedi dell’Etna fa sì che le arance siano uniche, in quanto ricchissime di pigmenti naturali che, oltre a caratterizzarne colore e sapore, arricchiscono l’arancia rossa di proprietà antiossidanti che combattono i radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento. Tra i principali benefici per la salute, inoltre, le arance aumentano la robustezza e l’elasticità dei vasi sanguigni, ma soprattutto sono fondamentali nella prevenzione dei tumori. Durante la kermesse spettacoli ed eventi che faranno rivivere le tradizione popolari, enogastronomiche, e culturali dell'entroterra siciliano. Un viaggio nel gusto con la preparazione di pietanze a base di arancia con degustazioni gratuite. Saranno allestiti anche stand per la vendita dei prodotti agricoli e artigianali a km zero. Quindi protagonista l’arancia, ma principalmente lo è Centuripe, uno dei “Comuni più belli d’Italia” dalla caratteristica forma a stella. Un glorioso centro pittorescamente arroccato su un sistema montuoso da cui ammirare panorami mozzafiato con lo sfondo di sua maestà l'Etna. Ricco di storia ricordiamo la visita al Tempio degli Augustali (I-II secolo) che si affacciava, sopraelevato, su una via colonnata e due tombe monumentali a torre, la Dogana, di cui è visibile solo il piano elevato e il castello di Corradino. A nord-ovest del paese, in contrada Bagni, una strada lastricata conduce ai resti di un Ninfeo, sospeso sul vallone del torrente sottostante, di cui rimane una parete in mattoni con cinque nicchie, resti di una vasca di raccolta delle acque e parti dell’acquedotto. Merita una visita il museo archeologico dove è esposto il ritratto marmoreo di Gaio Giulio Cesare Ottaviano Augusto, il “più bel ritratto dell’imperatore mai rinvenuto in Sicilia”, ritornato, dopo 83 anni, dopo essere stato custodito presso il Museo Archeologico Regionale “Paolo Orsi” di Siracusa.

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