Ci vorrebbe un miracolo

Sindacati, Commissario e assessore Lantieri in riunione

L’incontro era fissato da una settimana. Il caso ha voluto che fosse presente,questa mattina, con la commissaria straordinaria dell’Ente, Angela Scaduto, anche l’assessore regionale agli Enti Locali, Luisa Lantieri.

Secondo un crono programma delle ultime ore,i Commissari si incontreranno il prossimo mercoledì a Palermo per un’altra riunione a carattere regionale. Mentre l’assessore alle Autonomie locali aprirà la trattativa con il Governo centrale la prossima settimana, precisamente martedì.

Buone notizie, fino ad oggi, però,non si palesano.

Da parte della Lantieri  l’emergenza prioritaria è scongiurare il dèfault delle 9 ex Province, altrimenti la situazione precipiterà, sia per gli utenti che per i dipendenti.

Di fatto mancano 185 milioni di euro da destinare agli Enti locali, ma, di concreto, forse,se ne rastrellerebbero appena 70.

La Commissaria Scaduto anticipa che la volontà dei suoi colleghi è quella di creare un “fronte comune.”

Seppure i commissari siano di nomina governativa, è chiaro che nessuno di loro vuole mandare in frantumi le ex Province, né tanto meno il personale dipendente.

A questo punto i sindacati promettono battaglia.

Secondo le modalità, fanno sapere, da concordare a livello regionale.

Certo viene difficile ipotizzare che il Governo Renzi  affondi la Sicilia. Nel senso che metta in ginocchio 9 enti pubblici, con le relative drammatiche conseguenze. Dai servizi ai licenziamenti del personale.  

Di fatto il “quid”  sta nei prelievi forzosi del Governo centrale. Un prelievo a dir poco equivoco, poichè, da una parte lo Stato prende i soldi, dall'altra li eroga. Come? Alle ex Province a statuto ordinario sono stati destinati  500 milioni di euro.

E nelle ex Province la questione è bella e risolta.

 Mentre per quanto riguarda la Sicilia si registra il blocco dei finanziamenti dello Stato,fino a quando non sarà approvata  la legge sul riordino degli Enti locali. Legge che andrà in aula  solo dopo l'approvazione della Finanziaria. 

Troppo tardi per scongiurare la minaccia del dissesto.

 E' chiaro che il ritardo della normativa ricadrà  sulle spalle dei territori e dei lavoratori.

 E questo è il primo punto.

 Il secondo è il più sostanzioso : arrivare al tavolo di concertazione  romano con  proposte concrete.

L’assessore Lantieri fa sapere che ne avanzerà  due: congelare il prelievo forzoso, o in subordine, chiedere lo stanziamento della somma dei famosi 500 milioni di euro.

Sono le uniche strade da seguire. Anche se, fino ad oggi, il Governo centrale non è mai tornato sui suoi passi, a fronte delle decisioni intraprese.

 E così le speranze si riducono al lumicino.

Gli Enti andrebbero in dissesto ,i servizi non sarebbero  più erogati  ed il 50 % del personale a tempo indeterminato sarebbe  in esubero. 

Questo significa che i dipendenti delle ex Province potrebbero essere  i primi esodati siciliani, poichè la cassa integrazione prevede due anni di erogazione, dopo di che il ricollocamento è quasi impossibile, trattandosi di lavoratori sopra la soglia dei 50 anni.

Per non parlare della carenza di posti nell'organico degli altri enti pubblici che potrebbero vedere riposizionati i lavoratori in esubero. 

Stessa sorte per i cosiddetti contrattisti, i quali dovranno, anche loro, augurarsi che le ex Province non vengano dichiarate in fallimento. Altrimenti anche per loro la fine sarebbe acclarata.

L’incontro di oggi, tira le somme la Commissaria, avrà un seguito, poiché ogni settimana le forze sindacali saranno puntualmente notiziate sugli sviluppi della questione ormai divenuta oltremodo  drammatica e scottante.

                 

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Tags: Disstesto Province;Luisa Lantiieri; sindacati

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