Lantieri a Roma?

L'assessore alle Autonomie locali cercherà fondi anche per le ex Province

Le cifre sono ballerine.

Il fatto vero e concreto è che tra meno di 5 mesi le ex Province  siciliane andranno tutte in dissesto.

Intanto, da fonti ufficiali, l’assessore regionale alle Autonomie Locali, Luisa Lantieri, sta predisponendo un copioso dossier per recarsi a Roma e bussare alla porta del Governo.

Niente assistenzialismi, solo rivendicazioni, ma con tatto e diplomazia.

Del resto, è innegabile, che ancora oggi, commissariamenti su commissariamenti non portano acqua al mulino della credibilità del Governo siciliano.

E la Sicilia si presenta con un quadro programmatico e politico davvero inquietante.

Ognuno a palazzo dei Normanni dice la sua. Non esiste unanimità di intenti, né di dichiarazioni.

La legge sul riordino degli enti di secondo livello dovrà essere esitata dopo la finanziaria che è già in discussione, visto che ancora la legge non è stata calendarizzata. 

Praticamente tra qualche settimana?

Ancora è tutto da verificare.

Di fatto dipendenti ed utenti provinciali sono appesi ad un filo.

Si aspetta di ora in ora un risvolto che possa porre la parola fine ad una lunga sequela di attete, rinvii, proroghe e rinomine che non fanno altro che paralizzare gli enti.

Come può un commissario appena insediato, vedi Enna, cogliere tutte le questioni e le problematiche in una unica soluzione, prevedere atti, documentazioni ed andare avanti, con consapevolezza e decisionalità.

Esistono normative, questioni legali, e quant’altro che non possono essere liquidate in così poco tempo.

E dunque la soluzione più perseguibile è fidarsi ed affidarsi.

Il neo Commissario di Enna, ad esempio, Angela Scaduto, dovrà necessariamente dare credito alla classe dirigente dell’Ente, senza magari conoscere i risvolti di situazioni talmente delicate che potrebbero aprire altre possibilità di soluzione.

Continua così, a livello regionale, il ping pong di responsabilità tra Regione e Governo.

A fare  le spese i servizi erogati dalle ex Province che toccano soprattutto le fasce più deboli  dell’utenza, a causa dei diktat che devono provenire necessariamente da Roma.

“La verità è che la legge istitutiva dei nuovi Liberi Consorzi Comunali e delle città metropolitane – sottolinea ancora il responsabile dell’UGL siciliana – prevedeva che si procedesse all’elezione dei nuovi organi fissata per il 29 novembre”.

La data slittata alla prossima primavera deve necessariamente fare intervenire il Governo siciliano in una lunga,molto lunga, corsa contro il tempo.

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Categorie: La Provincia, PoliticaNumero di visite: 2967

Tags: Luisa Lantieri;Ars;Province siciliane

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