L’Area di Sviluppo Industriale del Dittaino, se opportunamente supportata da strutture di ricerca e di innovazione tecnologica, dal sistema universitario e da una efficiente Pubblica Amministrazione, può offrire un contributo allo sviluppo di nuove attività d’impresa nel territorio ennese. E’ quanto emerge dallo studio, realizzato nell’ambito del progetto Isolatino, che ha messo in rete il sistema imprenditoriale locale, gli investitori esterni, il mondo della ricerca e dell’università. Dei risultati della sperimentazione se ne discuterà domani, 15 ottobre, presso la sala convegni della Provincia Regionale e sabato 16 ottobre, presso l’area di sviluppo industriale di Dittaino, nel corso di un tavolo tecnico, organizzato dalla Provincia regionale di Enna. Saranno presenti, tra gli altri, i rappresentanti delle delegazioni della regione Veneto e di Stoccarda, che metteranno a disposizione la loro esperienza maturata nel campo dell’innovazione tecnologica e della ricerca. L’obiettivo, spiega l’assessore alle Attività Produttive, Nicola Gagliardi, è quello di creare a Dittaino degli “incubatori” di idee per dar vita a progetti altamente innovativi e tecnologicamente avanzati. “E’ questo - commenta l’esponente della Giunta Salerno - il terreno fertile su cui far crescere nuove attività imprenditoriali e su cui bisogna investire per essere competitivi in campo nazionale ed europeo”. La Provincia Regionale, capofila di questa iniziativa, che ha lavorato, in collaborazione con il Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia, su un’ipotesi di strategia di marketing, finalizzata all’avvio di una nuova attività di ricerca industriale e di sviluppo precompetitivo, ha individuato, per la sperimentazione, l’area campione di Dittaino, in coerenza con gli obiettivi previsti dal progetto. Sono stati, infatti, già valutati gli elementi che costituiscono i fattori di vantaggio, rispetto alle altre localizzazioni, in relazione alla dotazione di infrastrutture, alla semplificazione delle procedure di ottenimento delle autorizzazioni necessarie, al basso costo di insediamento, alla prossimità con le altre imprese ed ancora al capitale umano disponibile, ai servizi alle imprese, e ai rapporti con le istituzioni e le pubbliche amministrazioni locali. Un ruolo fondamentale per lo sviluppo dell’area, sostengono i relatori del piano, può essere giocato dal Parco Scientifico e Tecnologico siciliano, attraverso la creazione di accordi che possono favorire l’introduzione di tecnologie innovative a supporto delle attività d’impresa, sia per quelle già localizzate che per quelle di nuova realizzazione. Durante le due giornate di studio sarà presentata la guida agli investimenti redatta allo scopo di:
- presentare e far conoscere la realtà locale,
- far conoscere in Italia e all’estero gli Enti, le istituzioni e le imprese che a livello locale sono coinvolte nel processo di sviluppo e che costituiscono i referenti per nuove imprese interessate ad insediarsi;
- promuovere occasioni di incontro per lo sviluppo di nuovi progetti ed iniziative imprenditoriali;
- Attirare potenziali investitori italiani ed esteri;
- Incoraggiare joint-venture per l’investimento congiunto di partners italiani ed esteri.

La delegazione italiana ed estera, che parteciperà ai due incontri in programma, è composta:
• Jan Bandera (Steinbeis Transfercentre Stuttgart International Technological Cooperation)
• August Musch (Steinbeis Transfercentre Stuttgart International Technological Cooperation)
• Francesca Maccatrozzo (Veneto Innovazione Spa)
• Ilaria Abrami (Vega parco Scientifico tecnologico di Venezia)
• Letizia Caselli (Vega Beni Culturali)
• Michele Dassiè (Synthesis Srl e API Padova).

L’Ufficio Stampa
Rossella Inveninato