domenica 14 gennaio 2007

Precisazioni relative al progetto di marketing territoriale Investienna.

In merito agli articoli apparsi sul quotidiano La Sicilia negli ultimi giorni, tra cui le notizie dell’8 e 9 Gennaio si tiene a precisare quanto segue.
L’ATI composta dalle società Gruppo Moccia Spa, Lattanzio e Associati Srl, BITI Export & Consulting Company Srl, Edgardo Tobino & Partners Sas e Sovis Spa ha vinto, in data 7 luglio 2005, il bando per l’affidamento dei servizi di marketing territoriale connessi alla realizzazione del progetto “Penetrazione mercati esteri” ed ha cominciato, in data 16 settembre 2005, la sua attività che terminerà il prossimo marzo. In questo ambito, si sono individuate alcune potenzialità di investimento sul territorio della Provincia di Enna interpretando la vocazione del territorio stesso. I pacchetti localizzativi individuati sono: ASI Dittaino (biomasse, polo logistico e industria agroalimentare), area artigianale di Catenanuova (settore gomma/plastica e terziario avanzato), Autodromo di Pergusa, Grottacalda e Floristella, Piazza Armerina (Piazza Castello e Piazza Martiri d’Ungheria) ed, infine, le masserie.
Per ciò che riguarda i pacchetti localizzativi che hanno ricevuto l’attenzione della stampa e cioè quelli riguardanti i possibili investimenti in due piazze del Comune di Piazza Armerina, essi sono scaturiti dalle seguenti semplici considerazioni:
 il grande flusso turistico verso Piazza Armerina,
 la non sufficiente disponibilità alberghiera presente nel Comune di Piazza Armerina,
 la necessità di portare i flussi turistici dalla Villa del Casale anche al centro storico di Piazza Armerina nella convinzione che quest’ultimo possa diventare centro di attrazione in quanto non troppo contaminato da speculazioni negli anni ’60 e ‘70,
 il verificato interesse di alcuni gruppi alberghieri verso Piazza Armerina.
 la non sufficiente e adeguata utilizzazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare di particolare pregio.
 Il nuovo piano regolatore del Comune di Piazza Armerina che prevede la localizzazione di attività turistiche nel centro storico.
Con queste premesse e con la costante cooperazione dell’Assessore Comunale Di Vita, si sono individuati alcuni immobili oggi non utilizzati o sotto utilizzati che potessero consentire forme di investimento per una riutilizzazione a fini turistici/ricettivi e/o di servizi al turismo. Il progetto è stato illustrato agli enti e ai privati interessati, che hanno dato la loro disponibilità di massima alla promozione del pacchetto localizzativi.
Per tali investimenti non è sempre necessario l’acquisto dell’immobile perché per la riutilizzazione sono sufficienti, come è ovvio, altre forme di possesso (affitto, compartecipazione con i proprietari ecc.)
La scelta degli edifici è stata legata oltre che alla loro valenza estetica e alla loro posizione anche alla sottoutilizzazione ed alla acquisita disponibilità da parte della proprietà ad una possibile riconversione alle finalità sopra accennate.
Naturalmente non è compito né della ATI né della mandante Provincia di Enna individuare le modalità attraverso le quali tali investimenti possano concretizzarsi limitandosi l’attività ad una operazione di marketing volta a suscitare interesse al territorio.
A puro titolo informativo, teniamo a precisare che si è perfettamente a conoscenza della pregevolezza degli immobili inseriti nella lista, che peraltro versano tutti in un cattivo stato di conservazione, e dei vincoli ex legge 1089/39 su di essi esistenti.
Inoltre, si fa presente che proprio su due degli immobili di maggiore pregio individuati e precisamente il Castello Aragonese e l’ex Convento dei Teatini, erano stati, in passato e ben prima del nostro incarico, già approntati due progetti per la riconversione a fini turistici che non hanno poi avuto seguito. Ciò a dimostrazione, comunque, della volontà della proprietà dei due immobili.
L’attività promozionale svolta su tutti i pacchetti localizzativi arriva, nel migliore dei casi, alla presentazione, tramite una visita in loco, del potenziale investitore ai proprietari dei beni e ciò vale, ad esempio, sia nel caso dell’ASI Dittaino sia nel caso degli immobili del centro storico di Piazza Armerina.
Quanto poi ad eventuali accordi di compravendita o altri atti volti a favorire un possibile investimento e la riqualificazione del bene, questi non possono che essere ovviamente, di competenza di chi il bene lo detiene e del potenziale investitore.
Appare, quindi, sconcertante oltre che risibile la tesi che si vendano immobili, via internet, attraverso una società a nome “Investienna” che non esiste!!!
Stupisce meno che in Sicilia un progetto pilota innovativo come quello impostato dalla Provincia di Enna non venga compreso da tutti o che possa diventare strumento di inutile speculazione politica.
E’ auspicabile che l’inappropriata risonanza mediatica sulla attività di marketing avviata serva a far meglio conoscere il progetto e a sviluppare una cooperazione fattiva fra istituzioni pubbliche e privati nell’interesse generale del territorio ennese.

Settore Attività Produttive
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