mercoledì 15 novembre 2006

Consiglio provinciale del 14 novembre 2006.

Tutti approvati i punti all’ordine del giorno del Consiglio provinciale, tenutosi in seduta ordinaria il 14 novembre scorso. A presiedere i lavori, il presidente del Consiglio, Giuseppe Bonanno, alla presenza degli assessori provinciali e del presidente dell’Esecutivo, Cataldo Salerno. Il consesso provinciale ha dato l’avvio alla fase ispettiva, portando alla discussione dell’aula un’interrogazione, a firma del consigliere Massimo Greco, sulla protesta dei pulizieri in forza alla società mista Multiservizi, culminata con il licenziamento di due lavoratori. Nel documento si chiede la costituzione di una commissione speciale per approfondire la vertenza. La risposta arriva dall’assessore al bilancio, Vincenzo Capizzi, che esprime solidarietà a nome di tutta l’Amministrazione nei confronti dei due dipendenti licenziati, chiarendo il ruolo dell’Ente, relativamente ai pagamenti. La Provincia, fa sapere l’amministratore, ha adempiuto agli obblighi contrattuali, versando anche in questo anno corrente, l’importo pattuito, nell’ambito di una convenzione dello scorso 2002, la somma di 147 mila Euro, adeguata, così come prevede la legge, alle tariffe Istat, aumentando di 32 mila euro la propria quota, rispetto al 2002. Relativamente all’argomento che interessa la gestione dell’Area di sviluppo industriale di Dittaino, è il presidente dell’organismo, Gaetano Rabbito, ad illustrare al Consiglio le attività e i progetti riguardanti il pieno sviluppo della zona industriale. La presenza di Rabbito apre un nuovo capitolo nella storia del Consiglio. Saranno difatti, programmati successivi incontri tra il Consesso e i presidenti delle Società di cui l’Ente è consorziato. Ciò ai fini di sottolineare una maggiore trasparenza, in relazione agli utili che la Provincia destina agli organismi in parola. “Sgombrato così il luogo comune sull’Asi - sottolinea Salerno - oggetto di critiche e ingiusti attacchi per una distorta informazione che non rende giustizia al suo operato. La zona industriale ha cambiato volto e ci sono elementi concreti che fanno ben sperare sul suo futuro.” Relativamente alla variazione del bilancio di previsione dell’Azienda provinciale per il Turismo, il presidente Salerno, nella qualità di commissario straordinario, si rifà alla soppressione delle Aziende, prevista dal Governo regionale, lo scorso giugno e prorogata fin alla fine di dicembre. In previsione del prolungamento della vita dell’Apit, sono stati apportati correttivi al bilancio, per assicurare alcune attività di promozione del territorio. Quindi il dibattito si è spostato sugli ordini del giorno “patto per Enna” e “vertenza per Enna”, presentati rispettivamente dal consigliere greco e dall’amministrazione. Il presidente Salerno ha illustrato l’attuale quadro socio economico del territorio ennese, con particolare riguardo ai progetti già in cantiere che prevedono una inversione di tendenza per quanto riguarda la stasi economica che ha contraddistinto gli ultimi anni. Si tratta di un progetto che Salerno ha battezzato come “vertenza Enna” e individua una serie di progetti e di quesiti da inoltrare al Governo regionale e a quello nazionale. Non mancano nella lista anche le società Telecom, Anas ed Enel e ferrovie dello Stato, che hanno sottratto alla provincia di Enna i cosiddetti diritti di sviluppo “negando così un trattamento di pari opportunità nei confronti delle realtà siciliane.“ Salerno disegna la mappa delle priorità, citando, tra le altre, la realizzazione della Nord-Sud, i cui lotti relativi all’ultimazione sono stati finanziati, in attesa, però, dei progetti esecutivi a cura dell’Anas. Ricorda all’aula l’approvazione di un emendamento della parte della Commissione competente, in attesa dell’approvazione da parte della Camera dei Deputati, a firma dell’onorevole Crisafulli, che prevede il finanziamento di un piano straordinario per il miglioramento della viabilità provinciale. Quindi, ad unanimità del Consiglio, i due ordini del giorno sono stati accorpati e saranno tradotti in un unico documento, chiamato “Progetto per Enna”, che sarà consegnato alla deputazione parlamentare regionale e nazionale ennese e all’assessore regionale alla famiglia, Colianni. E’ prevalso, dunque, lo spirito di gruppo, tra maggioranza ed opposizione, concordi nel rilanciare il territorio, in modo da ritagliarsi un nuovo assetto che potrebbe vedere accorpati nuovi comuni del messinese o del palermitano, sotto lo stemma di Enna capoluogo. ”Si tratta - sottolinea il consigliere Greco - di una vera e propria estensione dei confini territoriali che avrebbe una rilevanza storica, così come quella che è riconosciuta con la nascita dell’università Kore ad Enna.”

L’ufficio Stampa

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Categorie: Comunicati StampaNumero di visite: 2855

Tags: Massimo Greco Giuseppe Bonanno Crisafulli

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