lunedì 9 ottobre 2006

Consiglio provinciale. Approvato un ordine del giorno contro la soppressione della Prefettura, Questura e del comando dei Vigili del Fuoco.

Unità d’intenti, al di là di qualsiasi colore politico, contro un provvedimento del Governo che non solo cancellerebbe la storia di un intero territorio ma ne ipotecherebbe il futuro. “Ciò solo per una fredda logica dei numeri, architettata dalle menti di burocrati e che mette in discussione – come sottolineato dal Presidente Salerno - lo stesso articolo 3 della Costituzione, che garantisce i diritti di cittadinanza e le pari opportunità a tutti i cittadini”. E’ stato questo il filo conduttore del dibattito che si è svolto stamani nella seduta del Consiglio provinciale riunito, in seduta urgente, pochi giorni dopo la notizia dell’articolo 33 della finanziaria che decreta la soppressione delle Prefetture, delle Questure e dei comandi dei Vigili del Fuoco nelle province con meno di 200 mila abitanti. All’appuntamento erano in tanti, dai parlamentari nazionali e regionali, ai primi cittadini, ai presidenti dei consigli comunali, e a molti cittadini. A esprimere per primo la necessità di far quadrato su questa vicenda è stato il presidente del Consiglio Giuseppe Bonanno seguito poi a ruota dai parlamentari, dai capigruppo, da molti sindaci e dallo stesso presidente Salerno. Per l’onorevole Mirello Crisafulli bisogna far sentire forte non solo la protesta ma anche la proposta. “La classe politica di questa provincia da sola ha ridisegnato uno scenario di sviluppo e di crescita, non possiamo di certo accettare che la logica dei numeri e della razionalizzazione delle spese possa far vanificare tutto. L’ipotesi di ridefinire i poteri dello Stato deve passare dalla concertazione con la Regione e gli enti locali”. Crisafulli ha, inoltre, rivolto l’invito ai comuni del messinese di sottoscrivere un protocollo d’intesa che possa concretizzare la volontà di ridisegnare i confini. Non sono mancati da parte del parlamentare propositi di intraprendere azioni anche eclatanti pur di scongiurare questa previsione. Lo stesso parlamentare di Forza Italia, Ugo Grimaldi, ha espresso la volontà di scendere in campo con azioni efficaci qualora il Governo non faccia marcia indietro. Anche l’onorevole forzista ha fatto appello all’unità di tutte le forze politiche ed ha espresso attestazioni di stima per il Presidente Salerno definendolo “uomo politico coraggioso e obiettivo”. Per il capogruppo di Alleanza Nazionale, Massimo Greco occorre fare sistema e creare le condizioni per attrarre investimenti “sulle strategie poi - afferma Greco - non ci possono essere divisioni”.
"Siamo verso una deriva tecnocratica – ha detto Salerno - una tendenza questa che sarà difficile ribaltare. L’analisi dello Stato non può basarsi solo sui costi e sui benefici, quale è invece la logica dei burocrati, ma deve fare in modo che i diritti di cittadinanza e delle pari opportunità siano uguali per tutti i cittadini. Per questa ragione ha scritto al Presidente della Repubblica perché garante dei diritti della nostra Costituzione. Mi auguro – ha detto Salerno – che prevalga il buon senso e la politica”. Il Consiglio ha votato all’unanimità un ordine del giorno con il quale respinge unitariamente l’ipotesi di soppressione degli uffici periferici del Ministero degli Interni e da mandato al presidente di presentare e rappresentare le ragioni del territorio presso tutte le istituzioni rappresentate quali l’Anci, e l’Upi nel confronto con il Governo.

L’Ufficio Stampa
Rossella Inveninato

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