sabato 15 febbraio 2003

Consiglio provinciale del 15/02/03.

Il Consiglio provinciale celebra la giornata della pace, aderendo all’unanimità all’appello lanciato dai radicali all’ONU e sottoscritto da 123 parlamentari di diversi schieramenti politici, per esiliare Saddam Hussein e per creare un governo democratico in Iraq. La seduta straordinaria, tenutasi questa mattina, è presieduta dal presidente Salvatore Bevilacqua, apre il confronto sul tema della pace e sul contribuire al dibattito internazionale sulla crisi irachena che sta interessando il mondo intero. Ai 19 consiglieri presenti, il presidente Bevilacqua, legge il documento dei radicali che individua una soluzione pacifica della questione irachena. Per i radicali, infatti, l’esilio del dittatore cancellerebbe da parte degli Stati Uniti la necessità della guerra, costituendo il punto di partenza per la soluzione della crisi. Rivolgendosi al Consiglio di Sicurezza, i radicali chiedono di porre l’Iraq sotto un regime d’Amministrazione fiduciaria internazionale, affidando ad un uomo di Stato d’altissimo livello il compito di predisporre, entro il termine, di due anni le condizioni di pieno esercizio dei diritti e delle libertà per il popolo iracheno. Il Consiglio fa proprio l’appello rivolto alle donne e agli uomini perché si organizzino e si mobilitino in tutto il mondo per la democrazia, per la libertà e per sconfiggere la dittatura e la guerra. Il dibattito ha visto convergere su questa posizione tutte le forze politiche. Per Massimo Di Seri dell’UDC “occorre creare un movimento per la pace che miri alle libertà degli uomini e dei popoli. La guerra colpirebbe il popolo iracheno, già vittima dell’oppressione del dittatore”. Per il consigliere di Forza Italia Giuseppe Barbaglio “è più difficile essere per la pace che schierarsi contro la guerra. Ma se questa è una condizione, sono favorevole”. Per Antonino di Fazio della Margherita ”la politica deve intervenire nella mediazione. Un no deciso e forte alla guerra facendo proprio l’appello del Papa”. Per Fortunato Gatto dell’Udeur “un appello al dialogo e alla diplomazia. Un intervento militare che non ha consenso di tutti rischia di destabilizzare la pace internazionale”. Per Lorenzo Granata di Alleanza Nazionale ”occorre percorrere tutte le strade che conducano alla pace. Per la democrazia e la libertà del popolo iracheno bisogna intervenire per estromettere Saddam”. Per Caterina Seminara Ds “Ci sono diversi modi per risolvere i problemi che non siano il terrorismo, la violenza e la guerra. Le contese tra i popoli e i loro Stati non possono e non debbono portare nuovi lutti e dolore alle famiglie. Propongo ai consiglieri di devolvere il gettone di presenza di questa seduta ad Emergency, al fine di promuovere nel mondo la pace e l’amore tra i popoli”. A chiusura dei lavori, il Consiglio approva, ad unanimità, l’appello del partito radicale

Erano presenti per l’ Amministrazione gli assessori : Ethel Consiglio, Giovanni Composto e Salvatore Termine

Ufficio Stampa

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Categorie: Comunicati StampaNumero di visite: 1311

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