venerdì 3 maggio 2002

Riunione Ato


Le linee organizzative del piano di ambito, la ricognizione della rete idrica di tutto il territorio ennese e lo studio di fattibilità per risolvere la carenza di acqua sono stati al centro dell’incontro operativo di questa mattina, che ha visto il consiglio di Amministrazione dell’Ato (ambito territoriale ottimale) entrare nel vivo del piano di ambito che prevede, secondo la legge Galli, una ricognizione del sistema idrico, dalla sua captazione alla sua immissione in mare o nei fiumi. E’ stato Francesco Busalacchi, l’esperto nominato dal presidente della Provincia, Galvagno, a mettere in luce le priorità da affrontare : l’indagine effettuata dalla Sogesid, che deve essere confrontata con le esigenze dei 20 comuni dell’ennese facenti parte dell’Ato; l’individuazione di un percorso partneriale , da sottoporre al Consiglio di amministrazione; la redazione dello schema del piano di ambito che prevede interventi nell’ambito della gestione e della spesa. “Si dovrà tenere conto – ha spiegato Busalacchi- della criticità degli impianti e dei livelli di standards da raggiungere, ma anche da mantenere. Secondo la stima delle perdite il territorio di Enna si attesta introno al 40 per cento di criticità. Un dato , questo, che riporta alla fatiscenza delle strutture e alla cattiva efficienza degli impianti”. La programmazione che , secondo la Sogesid, dovrà avere un arco di tempo di 20 anni, prevede che siano coinvolti i privati , gestori dell’erogazione, i quali dovranno fare quadrare i conti dei bilancio in relazione alla remuneratività del servizio, mantenendo, però, i costi dell’acqua secondo un livello standard. “Il piano d’ambito- ha inoltre aggiunto Busalacchi- non può essere separato da altri contesti , come il riciclaggio dell’acqua il sistema fognante e quello della depurazione”. Da parte della Sogesid è stato illustrato il quadro delle infrastrutture, delle reti idriche, degli acquedotti e degli impianti. “La provincia di Enna- ha fatto presente Mario Genco, responsabile della società in Sicilia- non è allarmante come quello delle altre realtà siciliane. Rispetto al fabbisogno si registrano delle carenze, di contro le infrastrutture sono abbastanza nuove ,si dovranno solo sistemare al meglio. “ Con il piano di ambito migliorerà il servizio, la bollettazione sarà puntuale e i fondi , da parte di Agenda 200, ma anche da parte dello Stato, che attingerà, con una delibera del Cipe al capitolo destinato alle aree depresse, saranno integrati con i costi delle tariffe. Prima dell’incontro il presidente dell’Ato, Galvagno, ha posto ai voti il bilancio 2002 e quello pluriennale 2002- 2005, entrambi approvati. Galvagno, a fine riunione ha fatto presente “ Siamo in piena sintonia con i programmi della Sogesid. Questo Consiglio dimostra di fare sul serio e avere la spinta necessaria per affrontare con competenza e tempismo il complesso problema dell’erogazione idrica”.
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