Adesso è ufficiale. Il sindaco Salvatore Lupo si attiverà perchè Gigi Scalia, sensitivo, conosciuto per essere uno dei discepoli di Gustavo Rol, possa ricevere gli onori della sua cittadina, Barrafranca. Manipolatore, mago o sensitivo. Ne dicono di tutti i colori. Fatto sta che Gigi Scalia, barrese di nascita, è citato in autorevoli testi che trattano il fenomeno paranormale. E’ stato paragonato a Gustavo Rol, noto sensitivo torinese, scomparso all’età di 91 anni che ha conosciuto Gigi, diventandone suo amico, e non solo. Su questo sodalizio “magico”, farfuglia qualcosa. Restio a parlare di sè ,riusciamo a strappargli qualche confidenza.
“A 4 anni ho cominciato ad usare le parole al contrario”.
La sua lingua era incomprensibile. I suoi pensavano che avesse i “vermi”. Qualche parente addirittura pensava di internarlo al manicomio di Barcellona. Solo sua madre riuscì a “difenderlo”, perché, ricorda Gigi ,da lei aveva ereditato il suo grande segreto che però, per un segreto patto col destino, non può svelare.
Di fatto le sue performances sono strabilianti. Quando si esibisce comincia, con le carte da gioco e in un primo momento tutti pensano che sia il solito trucco .
Li smentisce subito:invita a scegliere una carta, tenuta rigorosamente coperta dalla mano della sua “vittima” che la ripone nel mazzo, per mescolarla alle altre. In quel momento la carta scompare per poi essere ritrovata all’interno dell’auto del commensale, posteggiata nel parcheggio.
Questo è a solo un assaggio.
Lui si diverte così a stupire i suoi ospiti.
Avvocati, artisti, manager, magistrati, nessuno può sottrarsi al fascino dell’ignoto, quando Gigi si esibisce.
Maurizio Costanzo gli ha fatto la corte per diverso tempo, “mi voleva ospite nella sua trasmissione”.
Massimo Lopez, alla fine si è arreso ” visto che non gli ho svelato nulla , si è accontentato di essere amico mio, non si sa mai ”, Jerri Calà lo invita , periodicamente ad “esibirsi” nel suo ristorante romano.
Per non parlare di Pierferdinando Casini e Bruno Vespa, per citarne alcuni.
Lui, pero', diserta, sempre tv, radio e palcoscenico.
Solo qualche volta è ospite d’onore di feste e conviviali, guai, però, a chiedergli il cachet. Non prende soldi perchè rifiuta categoricamente il mercinomio.
Le sue alchimie sono lì, tra la tavola imbandita e un buon bicchiere di vino.
Eppure il detto " nemo profeta in patria" è quanto mai calzante. lL sua cittadina che ha lasciato da oltre quarant'anni per aprire il famoso ristorante la Kentia a Cefalu'tia nonostante lo ricordi con molto affetto non lo ha mai veramente festeggiato. Sarà proprio il sindaco, dai noi intervistato, a dire a proposito " Lo conosco da quanto sono nato, ma ne ho perso le tracce. Grazie a questa intervista potrò cercarlo tra quanche giorno ed organizzare con la Giunta qualcosa per lui". Lupo è convinto che tutti i cittadini che danno lustro a Barrafranca meritino l'attenzione delle Istituzioni. " Ho avuto modo di vederlo in azione- ricorda il sindaco- è veramente fuori da ogni spiegazione razionale quello che fa".
Gigi lo sa, e se la ride come un matto, quando il boccone dei suoi amici va di traverso per le sue incredibili “magie”
.Si diverte anche quando legge il pensiero. Attraverso frasi riportate in biglietti anonimi dai suoi interlocutori che si sbizzarriscono a scrivere le più grosse bufalate “tanto non riuscirà mai a decifrarle”, pensano.
E invece non solo ci riesce, ma risale pure al mittente. E qui scoppia lo stupore generale.
In quei momenti, quando si concentra , Gigi suda, gli tremano le mani, diventa pallido, in viso.
Entra nella vita degli altri, questo si capisce Basta pero' una battuta, con la sua voce squillante per distogliere l’attenzione sulla sua “verità nascosta.”
Tra i suoi fans, anche i bambini che lo incontrano , per strada e urlano “papà, guarda c ‘è il mago!”.
Lui saluta con il sorriso di sempre.
Non è facile fare comprendere a tutti che la vita è anche “mistero.”