Manifesteranno il prossimo 4 maggio a Palermo per rivendicare il posto di lavoro, seppur precario e per avere riconosciuti diritti contrattuali negati. Per i 4000 lavoratori forestali la vertenza e il confronto si sposta, così, nella sede giuridicamente più opportuna, il Governo Siciliano, dal quale si attendono risposte concrete. La decisione maturata, stamani, al termine del tavolo istituzionale convocato dal presidente della Provincia, Cataldo Salerno al quale hanno preso parte le organizzazioni sindacali di categoria, le confederazioni CGIL, CISL e UIL, la Prefettura, numerosi sindaci del territorio e alcuni deputati regionali. Un dibattito che ha consentito di analizzare la vertenza in tutti i suoi aspetti e soprattutto sui risvolti sociali ed economici che essa comporta. In un documento che sarà inviato al Presidente della Regione, al Presidente dell’Assemblea regionale siciliana e ai capigruppo parlamentari siciliani si sottolinea la grave situazione che si potrebbe venire a creare con la perdita di lavoro per migliaia di lavoratori. “Da domani, queste famiglie - scrivono nel documento - già al limite della sopravvivenza, vivranno in uno stato di assoluta precarietà”. Il recepimento del Contratto, il confronto sulla piattaforma sindacale per il riordino della legge regionale 16/96, ed ancora adeguate somme da trasferire all’Azienda Forestale per far fronte alla richieste, (quelle stanziate sono insufficienti, 3 milioni di euro a fronte di un fabbisogno di 20 milioni) saranno i punti su cui si dovrà avviare la trattativa con il Governo siciliano. “Il sistema agroambientale forestale - conclude il documento - non può più essere penalizzato né tanto meno possono essere lesi i diritti dei lavoratori forestali. Sono inderogabili scelte che garantiscono la dignità di questi lavoratori ed è urgente un piano di riassetto idrogeologico del territorio allo scopo di procedere alla stabilizzazione futura di questi lavoratori”. Per raggiungere il capoluogo siciliano la Provincia mette a disposizione dei manifestanti diversi pullman.

L’Ufficio Stampa
Rossella Inveninato