Positivo l’incontro promosso dalla Provincia, dall’Anci provinciale e dal Cesis, tenutosi ieri pomeriggio (lunedì) nella sala delle riunioni dell’Ente, tra i sindaci ed territorio e i rappresentanti di Etna Fiere. Il presidente dell’organismo catanese, Antonio Pogliese ed il coordinatore dei tavoli tecnici, Elita Schillaci, preside della facoltà di Economia dell’università di Catania, hanno illustrato le opportunità relative all’adesione all’organismo che potrebbe diventare la struttura permanente stabile più vasta di tutto il Meridione. Vantaggi e ricadute positive sul territorio sono state delineate dall’assessore provinciale alle attività produttive, Nicola Gagliardi, dal presidente Anci, Mario Mazzaglia e dal massimo rappresentante del Cesis, Giuseppe Gallo, i quali hanno sensibilizzato i sindaci a valutare un’opportunità legata allo sviluppo delle risorse e al sostegno della classe imprenditoriale. Nel corso del confronto si è messo l’accento sul ritardo dello sviluppo nel Mezzogiorno, sull’assenza di una adeguata cultura di impresa e sulla necessità di creare un sistema fieristico che possa competere con quelli più consolidati del Nord Italia. Dopo un breve excursus sulla nascita ed il consolidamento delle fiere che, nel corso del secolo passato hanno assunto diverse connotazioni, fino a ritagliarsi uno spazio nel campo del settore specialistico, sono state messe in luce le potenzialità di Etna fiere, nell’ambito di un sistema di cooperazione tra pubblico e privato. Marketing territoriale, cultura d’impresa ed investimenti sono tre elementi essenziali alla base di un nuovo sistema economico che punti sulle vocazioni del territorio e sulle prospettive di un mercato più specifico. In questa direzione Etna fiere, secondo un suggerimento del ministro alle politiche agricole, potrebbe strutturarsi come un organismo agroalimentare che si caratterizzi sul settore dieta del Mediterraneo,”creando così un modello fieristico- sottolinea Gagliardi- al passo con l’apertura del libero mercato del 2010 che vedrà tutto il bacino mediterraneo protagonista di una svolta economica in grado di esaltare il territorio, con le sue peculiarità.”

IL CAPO UFFICIO STAMPA