giovedì 18 novembre 2004

Liceo classico “Napoleone Colajanni”. Il presidente della provincia ha disposto l’utilizzo dell’edificio ex Coreco di via Bagni

Il presidente della Provincia, Cataldo Salerno, ha disposto la concessione in uso al Liceo classico "Napoleone Colajanni" di Enna dell'edificio di proprietà provinciale che si trova in via Bagni, proprio accanto allo stesso liceo, e che in passato è stato sede della Commissione regionale di controllo e, prima ancora, del Liceo linguistico provinciale "Abramo Lincoln".
Esauriti gli impegni per la visita del presidente della Repubblica, il capo dell’Amministrazione si è recato presso il Liceo classico ed ha incontrato il preside Franco Alessi e i professori per verificare la situazione e valutare le possibili soluzioni. La migliore è subito apparsa quella di mettere a disposizione l'edificio di via Bagni per evitare una traumatica delocalizzazione della più antica istituzione scolastica superiore di Enna dalla città alta.
L'edificio concesso dal presidente della Provincia potrà ospitare quelle classi che nella sede storica occupano aule inidonee a causa dello stato in cui si trovano le finestre e di alcune consistenti infiltrazioni di acqua piovana. Resta, peraltro, pienamente utilizzabile la rimanente parte della vecchia scuola di via Roma che - ha precisato Cataldo Salerno - non corre alcun rischio di crollo: "non avremmo esitato un solo istante - ha dichiarato - a chiudere l'edificio se ci fosse stato rappresentato dai tecnici un reale pericolo, come del resto abbiano prontamente fatto a proposito dell'Itis di Piazza Armerina. Spero - ha aggiunto - che nessuno voglia speculare sulla pelle degli studenti, perché quel qualcuno sarebbe a rischio, ma di denuncia penale".
Quanto al ping-pong di competenze tra Comune e Provincia, Salerno ha detto a chiare lettere che la Provincia non può intervenire pienamente su edifici che non sono di proprietà, e quello del Liceo classico è di proprietà del Comune. "E' inutile - ha tenuto a precisare Salerno - che dal Comune sventolino ogni volta una scrittura privata che sarebbe stata firmata anni fa da rappresentanti dei due Enti e che assegnerebbe alla Provincia l'onere di adeguare gli edifici degli altri: quella vale meno della carta straccia, poiché è notorio che tra enti pubblici si stipulano atti pubblici e non scritture private".
"L'importante è, comunque, che la Provincia abbia trovato una soluzione - ha tagliato corto Salerno - e che adesso i ragazzi possano tornare prontamente a scuola"

L'Ufficio Stampa
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