martedì 26 novembre 2002

Riunione del Direttivo antiracket.

Una riunione del direttivo antiracket si è tenuta questa mattina nell’ufficio del presidente della Provincia, Elio Galvagno. L’incontro, promosso da Galvagno, nella qualità di presidente dell’organismo, ha anticipato la riunione tenutasi successivamente negli uffici del prefetto Maurizio Maccari, alla presenza del vescovo di Piazza Armerina, monsignor Michele Pennisi e del presidente della Fondazione antiusura “Padre Pino Puglisi”, di Messina, Gaetano Giunta Galvagno ha allarmato il direttivo, esortandolo ad un confronto diretto e costante per monitorare il fenomeno che “esiste, è presente e radicato nel territorio – ha detto tra l’altro - anche se purtroppo non viene segnalato.” Secondo i dati in possesso delle Forze dell’Ordine a fronte di 180 casi nel 2001, solo 2 sono stati denunciati nel corso di questo anno. “Il problema, dunque, è ancora più sotterraneo e più grave di quanto non si pensi - ha aggiunto il presidente - proprio perché da parte delle vittime è forte la paura di venire allo scoperto, chiedendo aiuto alla Polizia, per il timore di probabili ritorsioni.” Il Direttivo ha, quindi, manifestato interesse e disponibilità a dialogare con le associazioni ed organismi che abbiano esperienza in fatto di usura, commentando positivamente la presenza nel capoluogo di Gaetano Giunta, a capo di un organismo, a carattere regionale, in grado di mettere in campo iniziative rivolte alle istituzioni, ma anche alle vittime dell’usura. La Fondazione, difatti, mira a stare vicino a chi è sottoposto a richieste di pizzo, attraverso aiuti economici e psicologici, che vanno dalle consulenze legali a quelle psicologiche. ”Si tratta di un segretariato sociale - spiega Giunta -per favorire l’accesso al credito etico.” Inoltre, una linea verde, un osservatorio sugli appalti, una rete di consulenza con professionisti volontari, sono alcuni dei servizi che offre la Associazione, analoghi a quelli che andranno a realizzarsi nel capoluogo. Questo, difatti, è quanto deciso nel corso della riunione presieduta dal prefetto Maccari, promotore del Comitato antiracket, istituito nei mesi scorsi, che ha voluto sottolineare l’adesione, nell’ambito dell’organismo, del vescovo della diocesi piazzese. ”La presenza di monsignor Pennisi vuole essere un segnale forte per una iniziativa che darà fiducia e legalità alle vittime dell’usura, ma anche al territorio tutto - ha fatto presente il Prefetto. Il capo della Curia, ha voluto, inoltre, ribadire il ruolo del Comitato che dovrà porre le basi per una strategia di informazione e di prevenzione, oltre che di sostegno economico, alle vittime del racket”.


I componenti del Direttivo: Alessandro Costa, presidente Cia, Liborio Gulino, presidente Cna, Gaetano Lo Manto, presidente Consorzio allevatori, Sigfrido Fadda, segretario generale Cgil, Michele Mancuso, segretario Confesercenti, Gildo Matera, direttore Assindustria.


Il capo Ufficio Stampa
Daniela Accurso




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Tags: antiracket

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