La Provincia regionale organizza, un grande evento scientifico e culturale per ricordare la figura dello statista democristiano Giuseppe D’Angelo, illustre personaggio politico, originario di Calascibetta, che per primo diede l’avvio all’esperimento di centro sinistra, formando nel settembre del 1961 il primo governo regionale in Italia. L’iniziativa, promossa dal presidente della Provincia, Cataldo Salerno e dal presidente del Consiglio provinciale, Elio Galvagno, in collaborazione con il Consorzio Ennese Universitario, coinvolgerà il consesso provinciale, le forze politiche e il mondo accademico per approfondire, dal punto di vista scientifico e culturale, un personaggio che per il suo alto impegno politico, ha dato lustro alla provincia di Enna. “Sarà una giornata di studio - anticipa Salerno - a cui parteciperanno nomi illustri del mondo della politica e della cultura.” L’Amministrazione provinciale sta definendo nei dettagli un articolato programma, che sarà reso noto nei prossimi giorni i cui lavori saranno aperti alla cittadinanza. Giuseppe D’Angelo nacque a Calascibetta il 15 novembre del 1913, compì gli studi universitari in filosofia a Catania. Nel 1947 fu l’unico democristiano della provincia di Enna ad essere eletto all’Assemblea regionale siciliana.Venne rieletto consecutivamente per altre tre legislature. Nel 1959 assunse la guida del partito e nel 1961 assunse la guida del governo regionale di centro sinistra. E’ stato il primo politico ed esponente di governo a promuovere provvedimenti ed iniziative concrete contro la mafia. Il suo rigore politico, la sua passione civile e il grande senso della giustizia lo annoverano tra i più grandi uomini dello scenario politico. D’Angelo fu, tra l’altro, il più convinto assertore della “questione morale” per avere combattuto i “comitati d’affari” ed aver opposto ferma resistenza alla pressione di gruppi che affondavano i tentacoli nella pubblica amministrazione. Definito “l’orgoglio della democrazia cristiana”, il suo ricordo, sottolinea Salerno, rimarrà sempre vivo tra quanti lo hanno conosciuto e tra quanti si sono accostati al suo ricco ed intenso percorso ideologico.

L’Ufficio Stampa