Con tre distinte votazioni il Consiglio provinciale, presieduto da Massimo Greco, riunitosi ieri sera, ha eletto i componenti del collegio dei revisori dei conti. Le dichiarazioni di voto dei singoli capigruppo hanno rimarcato i malumori che serpeggiano in seno alla maggioranza e anche nello schieramento del centrosinistra. L’accusa tanto del consigliere Sergio Malfitano (in quota Forza Italia) che del vice presidente del Consiglio, Alfredo Colianni, ora indipendente ex Mpa, è di rimanere esclusi dal tavolo politico. Dello stesso tenore l’intervento del consigliere di minoranza Salvatore Lupo (Sinistra Unita) che ha lamentato la mancanza di raccordo con gli altri componenti della minoranza. Solo 23 consiglieri su 25 presenti hanno preso parte alla prima votazione per il presidente del collegio. Hanno abbandonato l’aula, infatti, i consiglieri Giovanni Russo e Sergio Malfitano. Tredici sono stati i voti assegnati al candidato Antonio Russo sostenuto dalla coalizione di centrodestra e solo otto voti al candidato del centrosinistra Tullio Lauria e una scheda bianca. Nella seconda votazione è stato eletto come componente Ferdinando Marchese, con 13 voti tre voti sono andati a Palmira La Placa, una è stata la scheda bianca e un voto è stato assegnato al consigliere Giuseppe Cimino. Non hanno votato i consiglieri Alloro, Bannò, Costanza, Miroddi e Buscemi. La terza eletta con otto voti è stata Palmira La Placa, sostenuta dalla minoranza. Alla terza votazione si sono astenuti tutti i consiglieri del PDL. Il Consiglio ha poi eletto i tre rappresentanti in seno all’URPS si tratta dei consiglieri Domenico Bannò, Giuseppe Regalbuto e Lorenzo Granata. E’ stato discusso un ordine del giorno presentato dal consigliere Giuseppe Regalbuto sulla questione della paventata possibilità di smaltire i fanghi tossici a Pasquasia. Si è chiesto anche di istituire una commissione consiliare speciale per vigilare a trecento sessanta gradi sulla problematica che ha un impatto ambientale estremamente dannoso e pericoloso per la salute dei cittadini.