venerdì 5 settembre 2008

L’assessoreTudisco ipotizza rilancio di Calascibetta

Sopralluogo a carattere esplorativo cui seguiranno una serie di interventi da parte dell’assessore provinciale al Turismo, Fabrizio Tudisco, che questa mattina si è recato a Calascibetta dove ad aspettarlo c’era l’assessore comunale competente, Francesca Reitano ed una guida d’eccezione, lo storico locale Rosario Benvenuto. Un giro di ricognizione nel centro storico, una visita alla necropoli Realmense, una perlustrazione all’insediamento bizantino in contrada Canalotto, a 700 metri dalla più conosciuta frazione di Buon riposo, nota solamente per la sagra delle salsiccia che si celebrerà nei prossimi giorni. Tanti luoghi da vedere, sottolinea con rammarico l’amministratore, tutti sconosciuti ai visitatori. ”Sono meravigliato delle bellezze di questo territorio che è un vero e proprio scrigno di cultura e di arte, mai valorizzato e di conseguenza mai degnamente apprezzato.“ Manca la segnaletica, le strade sono dissestate, le sterpaglie raggiungono livelli inauditi e le staccionate divelte fanno delle emergenze archeologiche di Calascibetta posti destinati solamente al pascolo delle pecore. “Assurdo - è il commento di Tudisco - ed inconcepibile come in tanti anni aree così preziose siano alla mercè dell’incuria e del degrado.” Per non parlare degli arredi sacri sottratti nel corso del tempo alla chiesa madre xibetana, oggi esposti nei musei di Enna e Siracusa. L’assessore, dunque, dopo avere definito il quadro di un luogo che potrebbe essere vantaggioso ai fini del turismo con ricadute proficue per l’economia locale, anticipa le sue mosse per puntare i riflettori su Calascibetta. ”Innanzitutto di concerto con l’amministrazione comunale, lavoreremo per realizzare una sede-museo, tra l’altro già individuata, dove esporre le reliquie del duomo. Contemporaneamente organizzeremo un tour guidato nelle ore serali a Calascibetta per fare apprezzare le sue caratteristiche logistiche, i suoi vicoli, la piazza del centro abitato. E andremo a contattare gli organismi competenti per mettere a punto una strategia di difesa e valorizzazione delle aree archeologiche, la cui storia risale anche al 9° secolo a.C. Sono convinto - prosegue Tudisco - che creando i presupposti necessari ed indispensabili al restyling di luoghi così degradati, il territorio ennese possa avere un vero rilancio turistico ed una visibilità degna di nota nei tours siciliani.

Il capo ufficio Stampa
Daniela Accurso
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