giovedì 23 agosto 2007

A proposito di viabilità provinciale.

"Erroneamente il decreto interministeriale che destina alle singole province il fondo straordinario per la viabilità è stato reso noto soltanto in questi giorni dagli uffici stampa di alcuni capoluoghi. In realtà il decreto è precedente alla riunione tenutasi a Palazzo Chigi tra il presidente Prodi, il ministro Di Pietro e i presidenti delle province della Sicilia.

La previsione contenuta all’art. 3 del decreto interministeriale (quella che ne subordina l’efficacia alla effettiva copertura finanziaria) non è quindi il risultato di quella riunione, ma la causa scatenante della protesta mia e degli altri presidenti di provincia.
Fu proprio il contenuto dell’art. 3 (che ebbi modo di conoscere anticipatamente grazie all’attività parlamentare dell’on. Crisafulli) a farmi sollevare con determinazione e particolare durezza la questione. Questione che è stata poi risolta con la riunione a Palazzo Chigi del 24 luglio e la delibera del CIPE del 3 agosto.
Come mai, allora, il decreto successivo a quelle riunioni riporta ancora l’art. 3? La spiegazione è semplice: il testo del decreto interministeriale venne preparato molto prima e, quando si tenne l’incontro a Roma, esso era stato già firmato dal ministro Di Pietro ed inoltrato al suo collega Bersani, che lo ha firmato però, naturalmente senza poterlo cambiare, molte settimane dopo, quando già la condizione prevista all’art. 3 non aveva più senso.
E’ questa la spiegazione, assolutamente puntuale, dei dubbi che oggi vengono manifestati anche dal presidente della Regione, ma è sufficiente controllare l’iter del decreto interministeriale per rendersi conto che i fondi non sono più condizionati e che essi sono, almeno per il primo anno finanziario, già nella disponibilità delle province, le quali debbono tuttavia presentare in proposito uno specifico piano di utilizzazione.

Deve ricordarsi, infatti, che i fondi per la viabilità provinciale devono venire di norma dai trasferimenti della Regione. Questo straordinario finanziamento statale è potuto avvenire soltanto con la motivazione del recupero di ritardi nello sviluppo economico della Sicilia. E’ per questa ragione che: a) il decreto doveva essere firmato anche dal ministro dello sviluppo economico Bersani, come è avvenuto solo di recente; b) il denaro non può essere assegnato direttamente alle province senza un piano che giustifichi, per ogni intervento sulle strade provinciali, la correlazione con lo sviluppo del territorio interessato".


Cataldo Salerno

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